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Bari

Sequestrata una rete da pesca illegale lunga 5 km: sanzionato un diportista a Torre a Mare

Operazione della Guardia Costiera nell’ambito dei controlli sul litorale barese: maxi multa da 1.000 euro per attrezzi vietati. Quattro verbali anche per occupazione abusiva del demanio

BARI - Un’imponente rete da pesca lunga circa 5 chilometri è stata sequestrata ieri mattina dalla Guardia Costiera di Bari, durante un’attività di controllo condotta nel porto di Torre a Mare, nell’ambito delle operazioni di vigilanza finalizzate alla tutela della filiera ittica e dell’ambiente marino.

L’intervento è stato portato a termine dal 6° Centro di Coordinamento Area Pesca, che nella mattinata di giovedì 22 maggio ha avviato una serie di accertamenti mirati lungo il litorale. Nel corso dell’ispezione, i militari hanno individuato a bordo di un natante da diporto attrezzi di pesca non consentiti nell’ambito dell’attività sportiva e ricreativa, tra cui una rete da posta di dimensioni eccezionali.

Il materiale irregolare è stato posto immediatamente sotto sequestro, mentre al diportista responsabile è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 1.000 euro. L’utilizzo di simili strumenti, vietati per la pesca non professionale, rappresenta una grave violazione delle norme sulla gestione sostenibile delle risorse marine.

Nel corso della stessa operazione, gli agenti della Guardia Costiera hanno anche elevato quattro ulteriori verbali, ciascuno dell’importo di 206 euro, a carico di proprietari di veicoli parcheggiati abusivamente su aree demaniali all’interno del porto.

I controlli effettuati rientrano in un più ampio programma di sorveglianza quotidiana condotto dalla Guardia Costiera di Bari, con l’obiettivo di contrastare pratiche illecite, garantire la legalità lungo le coste e proteggere gli ecosistemi marini e le risorse biologiche del nostro mare.

Grazie alla presenza costante delle unità specializzate, viene assicurato un presidio efficace a difesa dell’ambiente, della sicurezza in mare e della legalità nel settore della pesca, in un momento in cui la sostenibilità delle attività marittime è sempre più centrale per la tutela del patrimonio naturale.

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