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16 Aprile 2025 - 06:21
TARANTO - Un territorio ricco di eccellenze, ma segnato da un pesante fardello ambientale causato da grandi impianti industriali e da comportamenti irresponsabili, quando non apertamente illeciti. È il quadro che emerge dalle prime tappe della missione svolta in provincia di Taranto dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri reati ambientali e agroalimentari, guidata dal presidente Jacopo Morrone.
Nel mirino della Commissione il SIN (Sito di interesse nazionale) di Taranto, inserito in uno speciale filone d’inchiesta dedicato ai territori più critici sotto il profilo ambientale. L’obiettivo, ha spiegato Morrone, è quello di fare piena luce sulla situazione attuale, con particolare attenzione a fondi disponibili, risorse necessarie e al cronoprogramma degli interventi di bonifica e messa in sicurezza, almeno per quanto riguarda le emergenze più gravi. “Questi territori attendono risposte da troppo tempo – ha dichiarato Morrone –. Riteniamo che questo caso non possa più essere rinviato”.
La missione istituzionale ha preso il via nella mattinata di ieri con un sopralluogo all’area PIP di Statte, dove sono previsti interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione. La delegazione ha poi visitato il sito CMA Srl, sempre a Statte, e una discarica abusiva in località Canonico, nel comune di Massafra. In seguito, è stata effettuata un’ispezione via mare nell’area del Mar Piccolo, con tappe al Molo polisettoriale e all’area portuale, entrambe oggetto di interventi di riqualificazione.
Nel pomeriggio si sono svolte le audizioni in Prefettura a Taranto. Sono stati ascoltati la prefetta Paola Dessì, il procuratore della Repubblica Eugenia Pontassuglia, accompagnata dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo, e il commissario straordinario del Governo per gli interventi ambientali a Taranto Vito Felice Uricchio, insieme all’ingegnera Anna Maria Basile e alla dottoressa Maria Stefania Fornaro.
Presenti anche l’avvocato Sergio Prete, commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale di Taranto, e una delegazione di ARPA Puglia composta dall’ingegnere Vincenzo Campanaro, direttore scientifico, dal dottor Vittorio Esposito, direttore del dipartimento di Taranto, dal dottor Nicola Ungaro, responsabile UOC Ambienti naturali, e dalla dottoressa Filomena Lacarbonara, responsabile UOC Acqua e suolo.
Questa mattina, mercoledì 16 aprile, la missione proseguirà a Fragagnano, con un sopralluogo in un terreno agricolo sequestrato perché utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti industriali e urbani, provenienti dalla Campania. A seguire, la delegazione si sposterà a Manduria per visitare la discarica di servizio per rifiuti non pericolosi in contrada “La Chianca”, gestita da Manduriambiente S.p.A. (gruppo IREN), al centro di un progetto di ampliamento. L’ultima tappa della missione sarà l’ex discarica “Li Cicci”, anch’essa a Manduria, recentemente inserita nel piano regionale per la bonifica dei siti dismessi inquinati, considerata potenziale fonte di pericolo per ambiente e salute pubblica.
A conclusione dell’attività ispettiva, la Commissione predisporrà una dettagliata relazione tecnica e giuridica, curata da un gruppo composto da un magistrato e vari esperti, che sarà trasmessa ai Presidenti di Camera e Senato, al Governo e al Parlamento per offrire un quadro aggiornato e completo sulla situazione ambientale del territorio jonico.
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