Maxi sequestro di cozze: 1.800 chili senza tracciabilità, scatta la multa

BARLETTA – Un carico di 1.800 chili di cozze è stato sequestrato nei giorni scorsi nel territorio comunale di Barletta, durante un’operazione condotta dal personale della Capitaneria di Porto, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Bari – 6° CCAP. Il prodotto, trasportato all’interno di un semirimorchio frigorifero, era privo di etichettatura e tracciabilità, violando le norme vigenti sulla sicurezza alimentare.

Secondo quanto accertato dagli ispettori, i mitili della specie Mytilus galloprovincialis erano sprovvisti della documentazione obbligatoria, indispensabile per garantire trasparenza e sicurezza lungo l’intera filiera, dalla raccolta alla vendita. La mancanza di tracciabilità impedisce al consumatore di conoscere origine, modalità di conservazione e corretto utilizzo del prodotto ittico, elementi fondamentali per effettuare scelte informate e consapevoli.

La normativa europea e nazionale impone l’obbligo di tracciabilità per tutti i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, con particolare attenzione alle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione. Ogni irregolarità in questo ambito costituisce un serio rischio per la salute pubblica e un danno alla trasparenza commerciale.

Al termine dell’ispezione, gli operatori hanno proceduto al sequestro dell’intero carico e alla contestazione di una sanzione amministrativa pari a 1.500 euro nei confronti del trasportatore.

L’operazione si inserisce in un più ampio programma di controlli volto a contrastare le pratiche illecite nel settore ittico e a tutelare i consumatori e l’ambiente marino, attraverso un sistema di vigilanza costante lungo le coste e nelle fasi di commercializzazione del pescato.