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Bari

Puglia in prima linea per il ripristino degli ecosistemi e la sostenibilità. Le foto

La Regione accelera sull’attuazione della normativa europea per la tutela della biodiversità: una sfida strategica per il futuro

BARI - La Puglia si prepara a raccogliere una delle sfide più ambiziose del prossimo decennio: ripristinare gli ecosistemi degradati e promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente. Un impegno che la regione ha già avviato con investimenti mirati, in linea con gli obiettivi del Regolamento europeo 2024/1991, noto come Nature Restoration Law, entrato in vigore nell’agosto del 2024. Questa normativa rappresenta un pilastro fondamentale della Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030 e impone agli Stati membri di riqualificare il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030 e di intervenire su tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050.

Il tema è stato al centro di un incontro che si è svolto venerdì a Bari, a Villa Romanazzi, nell’ambito del ciclo di eventi dedicati alla Strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento regionale all’Ambiente e da Asset, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e tecnici del settore, tra cui l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani, il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo Antonio Decaro e il presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), Stefano Laporta.

Il presidente Emiliano: "Un impegno concreto per il futuro della Puglia"

L’incontro ha rappresentato un’occasione per fare il punto sulle politiche già avviate dalla regione e sulle strategie future. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolineato come la tutela della biodiversità sia al centro delle politiche regionali: "L’appuntamento di oggi è un momento fondamentale per consolidare il nostro impegno verso la sostenibilità. Negli ultimi anni abbiamo adottato misure concrete per proteggere e valorizzare gli ecosistemi, sia terrestri che marini, seguendo un approccio territoriale integrato. La Puglia è pronta a dare un contributo concreto all’attuazione della Nature Restoration Law, consolidando la collaborazione tra istituzioni europee, nazionali e regionali per ricostruire un equilibrio tra uomo e natura".

Decaro: "La tutela della biodiversità è una leva economica"

L’eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente UE, Antonio Decaro, ha evidenziato il valore strategico della nuova normativa: "La strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030 è uno dei cardini del Green Deal europeo. L’obiettivo principale è il ripristino del 20% degli ecosistemi danneggiati entro il 2030, un traguardo ambizioso ma necessario. I dati della Commissione europea dimostrano che investire nel recupero degli ecosistemi genererebbe benefici economici stimati in oltre 1.860 miliardi di euro, con un costo di appena 154 miliardi. Questo significa che lavorare per proteggere la biodiversità non è solo una questione ambientale, ma anche una grande opportunità di sviluppo per i territori".

Decaro ha poi sottolineato l’importanza di un approccio partecipato: "Le direttive europee, se applicate correttamente a livello locale, possono generare valore e prospettive di crescita per le comunità. La Puglia ha già avviato un percorso positivo, ma deve continuare a lavorare con determinazione per trasformare questa sfida in un’opportunità concreta".

L’assessora Triggiani: "La Puglia tra le regioni più attive sul ripristino degli ecosistemi"

L’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, ha sottolineato il ruolo pionieristico della Puglia nell’attuazione della strategia di ripristino della biodiversità: "Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dedicato un’intera giornata di lavoro alla Nature Restoration Law. Questo regolamento è una delle norme più significative degli ultimi trent’anni in materia ambientale e rappresenta una sfida da affrontare insieme, coinvolgendo enti pubblici, università, associazioni e forze dell’ordine preposte alla tutela ambientale".

Triggiani ha ricordato come la regione abbia anticipato molte delle misure previste dalla normativa europea, adottando una Strategia di sviluppo sostenibile che guida gli investimenti e le politiche in diversi settori, dall’agricoltura all’innovazione, dalla formazione alla parità di genere, sempre con un unico obiettivo: garantire una transizione ecologica efficace e inclusiva entro il 2030.

L’innovazione al servizio della biodiversità: il progetto Silvanus Horizon 2020

Durante l’incontro è stato presentato anche un caso studio esemplare: il progetto Silvanus Horizon 2020 Green Deal, illustrato dal direttore generale di Asset Puglia, Elio Sannicandro: "Il nostro lavoro si concentra sulla sostenibilità ambientale e sulla resilienza dei territori. Abbiamo affrontato temi centrali come l’educazione alla sostenibilità, la gestione delle risorse idriche e le innovazioni green. Oggi abbiamo posto l’attenzione sulla conservazione della biodiversità e sulle nuove sfide introdotte dal regolamento europeo. Il progetto Silvanus rappresenta un esempio concreto di come la ricerca e l’innovazione possano supportare la tutela degli ecosistemi: nel Parco Nazionale del Gargano abbiamo sperimentato tecnologie avanzate per la prevenzione e il ripristino delle aree colpite da incendi boschivi, un problema sempre più rilevante nell’area mediterranea".

La Puglia guarda al futuro: un modello di sostenibilità per l’Italia

L’evento ha segnato un nuovo passo avanti per la Puglia nel percorso di transizione ecologica. Con politiche mirate e una forte collaborazione tra istituzioni, la regione si pone come modello di riferimento per la tutela degli ecosistemi e la valorizzazione della biodiversità.

Il ripristino ambientale non è solo una necessità, ma un’opportunità di crescita sostenibile. La Puglia è pronta a coglierla.

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