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Bari

Demolizione in via De Amicis, polveri sotto controllo e zona interdetta per rischio salute. Le foto

Firmata l’ordinanza del sindaco: vietati affacci e finestre aperte nelle strade intorno all’edificio crollato. Lavori diretti dall’alto con controlli continui sulla qualità dell’aria

BARI - È entrata ufficialmente nel vivo la delicata operazione di demolizione controllata della palazzina parzialmente crollata in via De Amicis, nel quartiere Libertà. Dopo i sopralluoghi tecnici e il nulla osta della Procura, questa mattina il sindaco Vito Leccese ha firmato un’ordinanza urgente per adottare misure preventive a tutela della salute pubblica, in vista delle attività che produrranno inevitabilmente polveri potenzialmente dannose.

Divieto assoluto di affacciarsi ai balconi, finestre chiuse e uso di mascherine protettive all’aperto: queste le principali disposizioni contenute nel provvedimento sindacale, valido fino al termine dei lavori, per tutti i residenti delle aree circostanti l’edificio. Le vie interessate sono via Pinto, via De Amicis (nel tratto compreso tra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica), via Fornelli (tra via Pinto e via della Repubblica) e Corso Benedetto Croce (tra via Bottalico e via Monfalcone).

L’ordinanza si rende necessaria per prevenire l’esposizione della popolazione alle polveri aerodisperse che si solleveranno durante le operazioni di frantumazione e movimentazione delle macerie, eseguite con mezzi meccanici dotati di tecnologie specifiche. L’intervento, avviato oggi all’alba, è affidato alla ditta Gesmundo Demolizioni srl e si svolge sotto il coordinamento dell’ingegnere Francesco Leo, direttore dei lavori, e con il supporto tecnico del consulente della Procura, professor Salvatori.

Cantiere blindato e demolizione dall’alto

Il cantiere, interamente recintato, è diretto da una piattaforma aerea alta 50 metri, dalla quale i tecnici supervisionano in tempo reale l’attività degli escavatori a terra. Il mezzo principale impiegato è un escavatore con braccio telescopico da 25 metri e pinza demolitrice, capace di intervenire con precisione millimetrica sulle parti pericolanti. A supporto, un secondo escavatore opera alla movimentazione e sistemazione del materiale di risulta, garantendo spazi di manovra e ordine nell’area di lavoro.

Nella giornata di oggi è stato disalimentato il palo della pubblica illuminazione nei pressi dell’edificio e si è proceduto con la videoispezione dell’area tramite drone della Polizia Locale. La demolizione partirà dalle parti più instabili del prospetto su via de Robertis, per poi proseguire sulle porzioni di solaio inclinate verticalmente.

Qualità dell’aria sotto stretta osservazione

A rassicurare i cittadini è il monitoraggio avviato da Arpa Puglia, che non ha rilevato tracce di fibre di amianto aerodisperse, come certificato nella nota ufficiale dell’11 marzo. Tuttavia, per tutta la durata del cantiere, sarà attivo un laboratorio mobile specializzato, in grado di rilevare in continuo la presenza di particelle nocive nell’aria. Il dispositivo è stato posizionato da una ditta iscritta all’Albo nazionale dei gestori ambientali (categoria 10A e 10B).

In caso di rinvenimento di materiali in fibrocemento contenenti amianto, saranno attivate immediatamente le procedure di bonifica, affidate ad imprese specializzate e dotate di tecnologie per il confinamento delle macerie, attraverso teli protettivi, bagnatura controllata e nebulizzazione a bassa pressione. Gli operatori impegnati nel cantiere utilizzeranno dispositivi di protezione individuale ad alta efficacia, come maschere FFP3.

Stato dei luoghi: rischio crollo immediato

La decisione di procedere in tempi strettissimi è stata presa in seguito a una serie di sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali e dai Vigili del Fuoco, che hanno evidenziato una situazione di instabilità estrema. La porzione rimasta in piedi dell’edificio di via De Amicis, infatti, confina con abitazioni evacuate per rischio cedimento e presenta condizioni strutturali gravemente compromesse.

Elementi portanti privi di funzione statica, spostamento dei carichi su parti secondarie e possibile aggravamento dovuto a condizioni meteorologiche variabili: tutti fattori che, secondo i tecnici, potrebbero innescare un collasso improvviso e incontrollato.

La macchina della sicurezza è ormai operativa e proseguirà senza sosta nei prossimi giorni, con il coinvolgimento diretto di tutti gli attori istituzionali: Comune, Polizia Locale, Questura, Vigili del Fuoco e Procura della Repubblica.

La priorità resta la tutela dell’incolumità pubblica e la messa in sicurezza dell’intero perimetro urbano coinvolto, nella speranza che questo intervento, seppur doloroso, possa segnare l’inizio di un percorso di ricostruzione e fiducia per il quartiere ferito.

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