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07 Febbraio 2025 - 15:29
BARLETTA - Un'aggressione brutale, subita quando aveva appena 16 anni, ha segnato profondamente Gabriele, ma non ha piegato la sua determinazione. Oggi, a 19 anni, ha trovato la forza di raccontare la sua esperienza davanti agli studenti delle scuole di Barletta, riuniti nell’aula del Giudice di pace in occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo.
"Tutto è successo in un istante", racconta Gabriele. "Ero con i miei amici quando siamo stati assaliti da un gruppo di otto ragazzi. Mi hanno strappato gli occhiali, li hanno calpestati con una bici elettrica, poi mi hanno scaraventato a terra e preso a calci e pugni. Ho riportato diverse fratture".
Un passante, accortosi della scena, lo ha aiutato a rialzarsi e lo ha accompagnato a casa. Un gesto di umanità in un momento di profonda sofferenza. Ma l’incubo non si è concluso lì.
Gabriele racconta che le aggressioni sono state due, a distanza di pochi giorni. Il primo episodio è avvenuto il 1° giugno, quando lo stesso gruppo ha iniziato a insultare e strattonare lui e i suoi amici. Il 3 giugno è arrivata l’escalation: l’aggressione vera e propria.
Nonostante lo shock, Gabriele non si è lasciato intimidire: ha denunciato i suoi aggressori. Oggi, il suo messaggio è chiaro: "Non abbiate paura, la violenza non è la risposta. Bisogna trovare il coraggio di andare avanti e credere in un futuro migliore".
L'evento, promosso dall’associazione Divine del Sud e dall’Osservatorio Nazionale Violenza e Suicidio, ha visto la partecipazione di molti giovani studenti di Barletta. Alunni che hanno interagito con i relatori, riflettendo sull'uso consapevole dei social media e sull’importanza di segnalare e denunciare le situazioni di pericolo.
Gli agenti della Polizia hanno illustrato gli strumenti di tutela a disposizione dei ragazzi, sottolineando il ruolo delle scuole come presidi di legalità e la vicinanza delle forze dell’ordine come punto di riferimento.
"La testimonianza di Gabriele è un segnale di speranza per tutti quei ragazzi che subiscono violenze e non sanno come reagire", spiega Agata Oliva, presidente dell'Osservatorio Violenza e Suicidio.
"Abbiamo scelto di organizzare questo incontro nell’aula del Giudice di Pace di Barletta, un luogo simbolo della legalità, per far comprendere anche ai più giovani che le Istituzioni sono dalla loro parte", conclude Oliva.
"In Puglia i dati sono abbastanza allarmanti: il 64,5% dei minori fa un uso un po' eccessivo degli smartphone e dei computer". Lo ha detto il Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza di Puglia, Ludovico Abbaticchio.
"È una lotta che deve essere portata avanti da un insieme di figure istituzionali a partire dai genitori, scuola ma anche enti locali, Regione e Parlamento - ha aggiunto -. Il tema della salute minorile è un tema ormai importante e non si parla solo di cyberbullismo ma di salute intesa come benessere sociale".
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