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Sanità

Boom di interventi alla Breast Unit della Asl Bari. Le foto

Nel 2024 raddoppiati i casi trattati per tumore al seno. Decisiva la diagnosi precoce grazie allo screening mammografico

BARI - Numeri in forte crescita per la Breast Unit della ASL Bari, attiva presso l’Ospedale San Paolo, che nel 2024 ha eseguito 906 interventi chirurgici, di cui 727 per tumore maligno alla mammella. Un dato impressionante, con un aumento del 120% rispetto ai 329 interventi oncologici del 2023.

Il bilancio dell’attività è stato tracciato nel corso dell’assemblea organizzativa plenaria dal responsabile della Breast Unit, Olindo Custodero, che ha evidenziato l’importanza del lavoro multidisciplinare nella gestione della patologia mammaria. Il modello adottato dalla struttura, infatti, integra prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione e follow-up, garantendo un percorso di cura completo per le pazienti.

Chirurgia conservativa e ricostruzione estetica in primo piano

Nel 2024, la Breast Unit ha gestito in media quasi 20 nuovi casi a settimana, puntando su un approccio che privilegia la chirurgia conservativa con tecniche oncoplastiche. Il 71% degli interventi riguarda quadrantectomie e mastectomie oncoplastiche con conservazione del complesso areola-capezzolo, mentre una quota significativa è dedicata alla ricostruzione mammaria con finalità estetiche.

Solo una parte residuale degli interventi riguarda la chirurgia radicale demolitiva, così come la mastectomia profilattica, destinata alle pazienti con predisposizione genetica al tumore o affette da cancerofobia. In questo ambito, il numero degli interventi è passato da 9 nel 2023 a 20 nel 2024.

Diagnosi precoce e multidisciplinarità: le chiavi del successo

La crescita degli interventi è strettamente legata all’aumento dell’adesione allo screening mammografico, che consente di individuare la malattia nelle sue fasi iniziali e di intervenire tempestivamente.

Questi risultati – spiega Custodero – sono il frutto di un lavoro di squadra tra diverse specialità. Fondamentale è il contributo dell’Oncologia Medica, diretta da Francesco Giuliani, della Chirurgia Plastica, guidata da Corrado Minervini, e delle Radiodiagnostiche Senologiche degli ospedali San Paolo e Di Venere, coordinate dalle dottoresse Angela Vestito e Alessandra Gaballo. Un ruolo determinante è svolto dallo Screening Mammografico, attivo in diversi centri sul territorio, che fornisce l’80% delle pazienti alla Breast Unit”.

L’efficacia del percorso diagnostico e terapeutico si traduce in maggiori possibilità di guarigione e una significativa riduzione della mortalità, in linea con gli obiettivi della Giornata Mondiale contro il Cancro, celebrata oggi 4 febbraio per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della ricerca scientifica.

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