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31 Gennaio 2025 - 06:19
BRINDISI - Brindisi guarda al futuro con un piano che ridisegna il volto del suo porto per i prossimi 35-40 anni. Il nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP), approvato all'unanimità dal Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), introduce una strategia di sviluppo moderna, sostenibile e in grado di rafforzare il ruolo dello scalo nel Mediterraneo. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Brindisi dal commissario straordinario, Ammiraglio Vincenzo Leone.
Il nuovo piano prevede un potenziamento infrastrutturale significativo, in particolare nel porto esterno, con interventi mirati a consolidare Brindisi come hub multimodale e snodo chiave per il trasporto Ro-Ro e Ro-Pax verso l'Europa dell'Est. Obiettivi chiave sono l'incremento del traffico container e delle rinfuse, oltre alla crescita del ruolo del porto come terminal crocieristico e passeggeri. Un assetto in linea con le linee guida tracciate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema.
Uno degli aspetti più innovativi del PRP riguarda l'integrazione del porto con il tessuto urbano. Particolare attenzione è stata riservata al Seno di Levante, lungo via del Mare, con un progetto che mira a valorizzare la vocazione cittadina del porto. L'attuale configurazione, che limita l'accesso al mare a causa di barriere fisiche, verrà superata con un nuovo lungomare che si integrerà con quello di Regina Margherita, creando un unico percorso pedonale continuo tra Porta Thaon de Revel e Porta Lecce. Un intervento che migliorerà la fruibilità degli spazi pubblici senza compromettere l'operatività del traffico crocieristico, supportato da nuove tecnologie e presidi dedicati.
Il piano prevede anche nuove aree retroportuali strategiche, fondamentali per ottimizzare la logistica e i flussi commerciali. Questi spazi saranno destinati a stoccaggio, movimentazione merci e servizi per le imprese, garantendo uno scalo più competitivo e connesso alle grandi rotte commerciali. Le nuove opere rispetteranno il layout storico del Piano del 1974, con un focus sugli sviluppi nel porto esterno.
Nel contesto delle grandi trasformazioni del settore, il PRP include un piano di espansione del polo cantieristico navale, con ampliamenti delle strutture "a mare" per sostenere la crescita della produzione e favorire l'occupazione qualificata. Anche la nautica da diporto avrà un ruolo centrale, con il raddoppio degli spazi attuali del Porticciolo turistico "Bocche di Puglia - Marina di Brindisi", puntando a rendere lo scalo più attrattivo per il turismo nautico.
Un elemento chiave del nuovo piano è la trasformazione del porto in un hub energetico, grazie all'integrazione con progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La Commissione Tecnica di Verifica Ambientale, nell'ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ha confermato la piena idoneità delle aree destinate alla transizione energetica, consolidando il ruolo del porto non solo come punto di scambio merci, ma anche come fulcro dell'innovazione sostenibile.
L'Ammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell'AdSPMAM, ha sottolineato l'importanza storica del nuovo piano: "Dopo 50 anni, Brindisi ha finalmente un Piano Regolatore Portuale che coniuga sviluppo e sostenibilità. Abbiamo pensato a un hub moderno, capace di potenziare i traffici, attrarre investimenti, sviluppare servizi all'avanguardia e rafforzare il legame con la città".
Soddisfazione anche da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha evidenziato il valore strategico del piano per il territorio: "Le infrastrutture previste renderanno Brindisi all'altezza delle sfide future, sia in termini di competitività che di sostenibilità ambientale".
L'assessore regionale alla Mobilità, Debora Ciliento, ha posto l'accento sul valore storico e culturale del porto: "Questa nuova visione dell'area portuale integra turismo, commercio e industria in un'ottica di crescita sostenibile".
Anche il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ha accolto positivamente il piano, definendolo "un valore aggiunto per l'attrattività del territorio e per un nuovo modello di sviluppo economico e sociale".
Il nuovo PRP prende le mosse dal Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSSP), approvato nel 2020 dopo un lungo processo di consultazione con stakeholder istituzionali, imprenditoriali e cittadini. Il piano sostituisce quello vigente dal 1975, già oggetto di una variante nel 2006 e di adeguamenti tecnici nel 2013 e nel 2020.
Con il via libera definitivo, il porto di Brindisi si prepara a un futuro di crescita, innovazione e sostenibilità, consolidando il suo ruolo di snodo strategico per l'Italia e il Mediterraneo.
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