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Solidarietà

Uniti dalla gratitudine: gli armeni di Bari donano sangue per la comunità pugliese. Le foto

In occasione del Giorno della Memoria, hanno organizzato una giornata di donazioni al Di Venere. Un gesto di solidarietà che celebra integrazione e riconoscenza

BARI - Un gesto simbolico ma carico di significato quello compiuto dalla comunità armena di Bari, che ha scelto di donare il proprio sangue presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Di Venere. L’iniziativa, intitolata "Uniti dalla gratitudine: un abbraccio lungo un secolo", è stata promossa dal Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari, in collaborazione con la Asl e con il patrocinio della Regione Puglia.

Trenta volontari, tra cui membri della comunità armena, simpatizzanti e funzionari dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, hanno partecipato alla giornata di donazioni. L’evento si è svolto in occasione del Giorno della Memoria, con l’obiettivo di coniugare solidarietà e appartenenza al territorio pugliese, un gesto definito "nobile e concreto" dal presidente della Regione, Michele Emiliano.

"Il nostro sistema sanitario non lascia indietro nessuno, curando chiunque abbia bisogno, senza alcuna distinzione", ha dichiarato Emiliano. "Oggi assistiamo a un grande gesto di riconoscenza da parte di una piccola comunità che, come un secolo fa, ribadisce il suo legame con la nostra terra. Ringrazio l’Ambasciata Armena e il suo nuovo ambasciatore, Vladimir Karapetyan, per la partecipazione attiva a questa iniziativa", ha aggiunto.

Il Console Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari, Dario Rupen Timurian, ha sottolineato il significato morale dell’evento: "Non basta beneficiare dei diritti garantiti dal Paese che ci ospita. È fondamentale coltivare un senso di responsabilità e dovere verso la comunità che ci accoglie. Questo gesto nasce dalla riconoscenza e dalla volontà di contribuire concretamente al bene del popolo pugliese".

Il direttore generale facente funzioni della ASL, Luigi Fruscio, ha elogiato l’iniziativa, evidenziandone l’importanza in un momento in cui la domanda di sangue è in costante aumento. "È la prima volta che la nostra ASL riceve una donazione così significativa da parte di una singola comunità. Un contributo essenziale per il lavoro quotidiano degli operatori sanitari", ha dichiarato.

L’organizzazione della giornata è stata curata da Edmondo Adorisio, direttore del Dipartimento Medicina di Laboratorio e Trasfusionale, con il supporto del responsabile del Centro donazioni del Di Venere, Domenico Visceglie, e del direttore medico del presidio, Maurizio Marra.

Il legame tra Bari e la comunità armena risale al 1919, quando i primi armeni giunsero nel capoluogo pugliese in fuga dal genocidio perpetrato dall’Impero Ottomano. Ospitati in un lanificio, iniziarono a produrre tappeti orientali, venduti anche a personalità illustri come Benedetto Croce e Papa Pio XI. Da allora, la comunità armena si è radicata profondamente nella città, trasformandosi nel corso del tempo e mantenendo vive tradizioni e identità culturale.

Nel 2024, la madrepatria ha riconosciuto il valore della comunità di Bari istituendo un Consolato Onorario. Nonostante le trasformazioni del secondo Novecento, che hanno portato molti armeni a lasciare la città per motivi di lavoro, la comunità di Bari resta oggi una delle più importanti e integrate d’Italia. A questa si sono uniti nuovi arrivi da tutto il mondo, confermando il ruolo della Puglia come terra di accoglienza e inclusione.

Questa giornata di donazioni rappresenta non solo un gesto di solidarietà, ma anche un simbolo di integrazione e reciprocità. Un piccolo ma significativo contributo che dimostra come, attraverso azioni concrete, si possano rafforzare i legami tra culture diverse, unite dalla gratitudine e dal desiderio di costruire un futuro condiviso.

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