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Vernissage

"Conversazioni intime con l'altro, il mondo e se stessi": gli scatti di Loredana Denicola in mostra al Circolo "Il Castello"

Il 9 giugno l'inaugurazione. Foto e video in esposizione fino a domenica 11 giugno

Venerdì 9 giugno l'inaugurazione della mostra fotografica di Loredana Denicola

Venerdì 9 giugno l'inaugurazione della mostra fotografica di Loredana Denicola

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“La macchina fotografica come uno specchio. Conversazioni intime con l’altro, il mondo e se stessi”, è il titolo della mostra fotografica di Loredana Denicola, curata da Raimondo Musolino e Pierluca Lubello, la cui inaugurazione è in programma venerdì, 9 giugno, alle ore 19,00, negli spazi espositivi del Circolo "Il Castello", in via Plinio nr. 85.

In esposizione fotografie e video: una piccola selezione (overview) di ritratti di sconosciuti e video di tre progetti realizzati a Londra – I am your mirror, love, sex and relationships e The theatre of the mind.

Al vernissage sarà presente la fotografa; le foto resteranno in esposizione sabato 10 e domenica 11 Giugno, al mattino dalle ore 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle ore 18 alle 20.

Il lavoro di Loredana Denicola è un processo di auto-osservazione che si sviluppa attraverso conversazioni intime con l'”altro”, il diverso di lei; conversazioni che utilizzano immagini, testo e video.

«Attraverso la fotografia sono in grado di riesaminare tutto: chi sono, cosa penso, cosa sento, la mia educazione, la società, la religione», ha dichiarato.

La sua ricerca artistica è focalizzata sulla intimitá, sul suo potere di trasformazione, sulla fragilità che quando è compresa, può diventare punto di forza. L’essere umano come strumento di elaborazione della memoria, come campo di riflessione fisica, psicologica ed emotiva. La sua ricerca nasce dall’esigenza di indagare  nelle profondità nascoste della natura umana, senza costrizioni, attraverso l’uso del mezzo fotografico come processo conversazionale di auto-osservazione e conoscenza.

Loredana Denicola lavora con persone che incontra per strada e online. Permettendo loro di essere fisicamente ed emotivamente vulnerabili, li incoraggia ad affidarle le loro vulnerabilità. Si presentano come sono, come desiderano, senza alcuna imposizione.

La macchina fotografica è uno specchio, l’osservatore diventa l’osservato, lo specchio la persona riflessa. Ci piace quello che vediamo? La sua pratica artistica è un’indagine sul potere della fiducia nelle relazioni umane.

Dal 2018 è artista membro del collettivo di Action Hybride con sede a Parigi. Ha partecipato a mostre collettive a livello internazionale tra cui Londra, Parigi, Bruxelles, Berlino e Roma.

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