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Bari

Due arresti per l'omicidio del giovane calciatore del Castellaneta. Il video

I Carabinieri eseguono misure cautelari per due indagati accusati di aver avuto un ruolo fondamentale nell'attentato dinamitardo ad Altamura

BARI - Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio di Domenico Martimucci, il giovane calciatore di Altamura, vittima innocente della criminalità organizzata. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno arrestato due persone accusate di omicidio volontario, tentato omicidio plurimo e detenzione di esplosivi, con l’aggravante del metodo mafioso.

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, è arrivata su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha raccolto nuovi elementi in grado di ricostruire il coinvolgimento degli indagati nell’attentato avvenuto il 5 marzo 2015 al circolo ricreativo Green di Altamura, dove un ordigno esplosivo uccise Martimucci e ferì altre persone.

L’indagine si rafforza con nuove dichiarazioni

L’operazione è il risultato della prosecuzione delle indagini che, negli anni scorsi, avevano già portato alla condanna definitiva di mandanti ed esecutori materiali dell’attentato. Le recenti rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno fornito dettagli cruciali, consentendo di identificare due ulteriori responsabili: uno avrebbe coordinato l’attacco, mentre l’altro si sarebbe occupato di reperire l’esplosivo.

Le dichiarazioni, incrociate con gli elementi raccolti dagli investigatori del Nucleo Investigativo di Bari, hanno rafforzato il quadro probatorio, portando la Procura della Repubblica a richiedere l’emissione delle misure cautelari.

Uno in carcere, l’altro ai domiciliari

Nel provvedimento, emesso a ridosso del decennale dell’omicidio, il Gip ha disposto l’arresto per entrambi gli indagati: uno è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è stato posto agli arresti domiciliari.

L’inchiesta, che ha già permesso di individuare i responsabili principali del delitto, si arricchisce così di nuovi tasselli nella ricerca della verità su uno degli episodi più efferati della criminalità organizzata pugliese.

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