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Un viaggio tra ricordi, ironia e quotidiano

Nicla Bruni presenta “Chiacchiere dal… divano”

Il libro sarà al centro dell’incontro del 28 novembre alla biblioteca Acclavio

Nicla Bruni presenta “Chiacchiere dal… divano”

Da pochi giorni è disponibile in libreria e sugli store online “Chiacchiere dal… divano”, il nuovo libro di Nicla Bruni, pubblicato nella collana “Minimalia” dalla G. C. L. Edizioni. Il volume sarà presentato venerdì 28 novembre alle ore 18:00 presso la Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” in via Salinella 31 – Taranto. Con l’autrice dialogherà Anna Carrieri, in un incontro che promette una serata all’insegna di parole, ricordi… sorrisi e partecipazione del pubblico.


Tra ironia e memoria: la vita vista dal divano. Fin dalla prefazione, Giovanni Di Lonardo offre una chiave d’accesso preziosa al libro: ciò che conquista non è solo l’aneddoto riportato, ma la capacità dell’autrice di creare un rapporto diretto e intimo con il lettore, come in una conversazione familiare.
L'autrice apre le porte di casa, anzi del suo divano – luogo fisico e insieme mentale – da cui osserva e rielabora il mondo: passato e presente si intrecciano, il quotidiano diventa racconto condiviso.
Attraverso testi brevi, spesso folgoranti, l’autrice dimostra come le piccole cose – un telefono che squilla, una valigia da preparare, i ricordi del liceo, un compleanno, il cambio stagione – possano custodire sorprendenti significati. Nel brano “La telefonata”, per esempio, un gesto ordinario si trasforma in scena comica e vivacissima: «Ogni tanto emetto un suono del tipo “Nooo!” “Dai!” “Non ci posso credere!”… È il cane che russa. Ma io non ho un cane?»
Si sorride, ma si riconosce quel frammento di vita. In tanti episodi emerge la leggerezza appresa, quella che nasce dall’esperienza, dalla consapevolezza del tempo che passa senza drammi né rimpianti eccessivi, come in “È passato un altro anno”: «Grazie a una predisposizione genetica non dimostro la mia età… Ma gli anni ci sono e si sentono. Meno male che ci sono i pezzi di ricambio.»


È proprio qui che si avverte la dimensione più universale dell’opera: ognuno può ritrovare se stesso tra queste pagine.
Taranto è una presenza viva e emozionale: non cornice casuale, ma luogo identitario della memoria.
Ritorna nella tradizione delle pettole e delle bande dell’alba in “Santa Cecilia”, nel fascino del Liceo Archita, nelle storie familiari, nei sapori dell’Immacolata.
Il legame con la città non è mai retorico: si tratta di un affetto autentico, che scorre sottotraccia e restituisce la Taranto domestica, vissuta, quotidiana.
L’autrice osserva con brillante lucidità il cambiamento dei tempi: dai “matusa” degli anni Settanta alle icone musicali che segnano le generazioni, dalle tradizioni che mutano fino all’era digitale. C’è sempre un tono ironico, ma mai cattivo. In “La potenza delle parole”, ad esempio, un termine ritrovato nell’uso comune diventa spunto per una riflessione colta e divertita su cultura, generazioni e memoria civile.
Ed è in questa combinazione di profondità e sorriso che il libro trova la sua cifra stilistica più autentica.


Chiacchiere dal… divano” è un libro che fa bene: accoglie, intrattiene, consola, fa ridere e – talvolta – commuove. Dietro l’ironia c’è un messaggio delicato: custodire i propri ricordi, ritrovarsi nei gesti semplici, non perdere la capacità di guardare la vita con gentilezza.
Per questo motivo, la presentazione del 28 novembre sarà non solo un evento culturale, ma soprattutto un incontro umano, allineato alla natura stessa del libro: un ritrovarsi insieme a chiacchierare… dal divano della vita.

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