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30 GIUGNO

Lunedì d’estate: cosa fare stasera in Puglia

Cinema sotto le stelle, rassegne letterarie, laboratori creativi e appuntamenti musicali rendono il lunedì una serata da vivere a pieno. Ecco il meglio del giorno

Il giornale dell'estate

Inizia la settimana ma l’estate pugliese non si ferma

Savino Zaba al Kepos Fest a Putignano

PUTIGNANO (BA) - Nuovo appuntamento con la prima edizione di Kepos Fest, organizzata da “Il tassello mancante” con direzione artistica di Mario Valentino, festival che fonde letteratura, musica, arte, legalità ed enogastronomia, celebrando i sapori locali. Presso il Giardino dell’associazione (in via Dante 60), protagonisti saranno Savino Zaba con “Cent’anni di compagnia” (ore 19:00), Stefano Zecchi con “Resurrezione” e Albano Carrisi con la sua autobiografia “Il sole dentro”.I biglietti sono disponibili on line sul circuito Ticketone.

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Levante Prize” Vernissage a Lecce

LECCE - Vernissage alle ore 11,00 (ingresso gratuito), all’Accademia di Belle Arti, per la mostra “Levante prize” che riunisce le opere  realizzate dagli studenti e dalle studentesse di nazionalità italiana e cinese, selezionate nell’ambito della prima edizione del concorso promosso dall’Associazione degli studenti e studiosi cinesi in Italia, in collaborazione con l’Accademia leccese, l’Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi” di Siracusa e l’Istituto del Design di Matera. L’esposizione resterà aperta al pubblico dalle 9 alle 17 fino al prossimo 4 luglio. Nella foto una delle opere esposte (Margherita Salamida - Cappuccetto rosso).

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L’Arte di Biodpi in mostra a Taranto

TARANTO - Anche oggi sarà possibile visitare la mostra presentata dalla Galleria Taranto (Postierla Immacolata 15/17) dal titolo “R.I.P. - Rebel In Paint”, personale di Biodpi (Fabio Della Ratta). L’artista napoletano, con radici nella street art, sviluppa un linguaggio unico che fonde ironia pop, impegno civile e una ricca stratificazione iconografica. Le sue opere, spesso stencil, mescolano riferimenti colti e cultura di massa, icone e simboli collettivi, sfidando l’indifferenza con la loro forza visiva. La mostra invita a interpretare le superfici come luoghi di conflitto simbolico, dove la tela è muro e la cornice è sia barriera che protezione. Ogni opera pone interrogativi profondi: chi sono i nostri “re”? Cosa rimane delle icone? Chi difende chi non ha voce?

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