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Grottaglie

Ordinanza per contenere la presenza di piccioni

Ecco cosa prevede il provvedimento assunto dal sindaco

A Grottaglie è in crescente aumento la popolazione di “piccioni urbani”

A Grottaglie è in crescente aumento la popolazione di “piccioni urbani”

In risposta al crescente aumento della popolazione di “piccioni urbani” e alle conseguenti problematiche igienico-sanitarie, il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, ha emesso un’ordinanza che introduce “misure straordinarie” per il contenimento di questi volatili all’interno del territorio comunale.

«L’ordinanza evidenzia come la presenza sempre più massiccia di piccioni, soprattutto nel centro storico, che utilizzano edifici abbandonati o abitati come luoghi di stazionamento e nidificazione, abbia portato a un preoccupante accumulo di guano su strade e cortili - spiegano dal Comune - Questo fenomeno non solo compromette l’aspetto estetico e il decoro urbano, ma rappresenta anche un serio rischio per la salute pubblica. Inoltre, i danni provocati agli edifici pubblici e privati, così come il degrado dei monumenti storici, stanno aggravando i costi di manutenzione. L’ordinanza introduce una serie di interventi obbligatori per tutti i cittadini, sia privati che enti pubblici, nonché per i proprietari delle reti elettriche e telefoniche i cui cavi siano installati sulle facciate degli edifici. L’obiettivo è arginare la proliferazione dei piccioni nel territorio. Tra le misure più rilevanti, vi è il divieto assoluto di alimentazione dei volatili presenti allo stato libero, con espresso divieto di gettare su suolo pubblico e privato granaglie, scarti alimentari o residui di cibo, sia dai balconi che dalle finestre. I proprietari di immobili, pubblici e privati - osservano dall’amministrazione comunale grottagliese - dovranno obbligatoriamente, entro 15 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, provvedere alla pulizia e disinfezione delle aree dove i piccioni hanno nidificato o lasciato escrementi, e rimuovere eventuali reti di protezione non conformi. Tali operazioni dovranno essere effettuate a spese dei proprietari. Inoltre, entro sei mesi, sarà necessario mettere in sicurezza le strutture chiudendo tutte le aperture e installando dissuasori per impedire la nidificazione. In caso di mancato adempimento, il Comune si riserva il diritto di intervenire d’ufficio, addebitando le spese ai proprietari inadempienti. Questa ordinanza rappresenta una risposta decisa alle problematiche igienico-sanitarie e di decoro urbano legate alla presenza dei piccioni nella città. Le misure messe in atto mirano a tutelare la salute pubblica, oltre a preservare la bellezza e il valore degli edifici e dei monumenti storici, affrontando una questione che, negli ultimi anni, ha avuto un impatto sempre più rilevante sulla vita cittadina».

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