"Dead Star", il thriller girato nel Tarantino che piace a Malcolm McDowell

E' tra le dune di Campomarino di Maruggio e il fascino arcaico di Manduria che affonda le radici "Dead Star", l’opera prima dei Demodami Studios che, dopo aver fatto incetta di premi nei festival internazionali, è approdata lo scorso 12 dicembre nel catalogo di Prime Video.

Tra metacinema e thriller psicologico

"Dead Star" non è solo un "film indipendente", ma è anche un’operazione coraggiosa di metacinema, un thriller psicologico che sfida le convenzioni narrative e produttive. Al centro, una storia che gioca con i riflessi della mente, nobilitata dalla presenza di Yoon C. Joyce, attore dal curriculum cosmopolita capace di conferire al progetto un respiro che va ben oltre i confini regionali.

Il legame con il territorio tarantino non è una semplice cornice, ma un elemento organico: le sequenze girate a San Pietro in Bevagna restituiscono una Puglia inedita, quasi metafisica, perfetta scenografia per le tensioni del genere noir.

L'apprezzamento di una leggenda

A sancire lo status di "piccolo cult" è arrivato Malcolm McDowell: l’indimenticabile Alex DeLarge di Arancia Meccanica, ha espresso pubblicamente il proprio apprezzamento per la pellicola. L'approvazione di una leggenda del cinema mondiale ha acceso i riflettori su questa produzione nata dal basso, ma capace di parlare un linguaggio universale.

Il ritorno alle origini: la sala

Nonostante il successo sulla piattaforma streaming, il viaggio di Dead Star non si esaurisce davanti ai piccoli schermi domestici. Con un’inversione di tendenza rispetto alla distribuzione tradizionale, per il 2026 sono già in cantiere una serie di proiezioni evento in cinema selezionati. L’obiettivo è chiaro: riportare lo spettatore al centro della sala, lì dove il respiro psicologico del film può trovare la sua massima espansione.