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Il fatto

Tredicesima e spese natalizie, oltre 2 milioni di pugliesi pronti agli acquisti

Secondo Coldiretti Puglia la mensilità aggiuntiva sostiene famiglie e pensionati tra bollette, Imu e tavole delle feste. Solo il 20% riuscirà a risparmiare

Agroalimentare

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BARI - Con l’accredito della tredicesima mensilità, più di 2 milioni di cittadini pugliesi si preparano ad affrontare le spese di fine anno. Tra questi figurano oltre 1 milione di pensionati e quasi 1 milione di lavoratori dipendenti, chiamati a far fronte a regali, acquisti alimentari per le festività e spostamenti legati al periodo natalizio. È quanto emerge da un’indagine di Coldiretti Puglia, diffusa in concomitanza con l’avvio dei pagamenti, che coinvolgono oltre il 50% della popolazione regionale, pari a circa 2,1 milioni di persone secondo le stime dell’ufficio studi della CGIA di Mestre.

Per molte famiglie la tredicesima rappresenta un sostegno determinante per coprire spese obbligate come bollette, affitti e mutui. Un aiuto che, però, arriva in un momento dell’anno segnato anche dal pagamento del saldo Imu, con un impatto significativo sui bilanci domestici. Secondo Coldiretti, solo il 20% dei beneficiari riuscirà a destinare la mensilità aggiuntiva al risparmio, mentre la quota prevalente sarà assorbita dalle spese quotidiane e dagli acquisti natalizi.

Sulle tavole delle feste, spiega l’organizzazione agricola, continuano a prevalere i prodotti della tradizione. Pane, pasta, farine e dolci tipici guidano la lista degli alimenti più acquistati, seguiti da olio extravergine di oliva, formaggi, salumi, carni, pesce, legumi e ortaggi di stagione, senza trascurare vino e spumanti. In crescita anche l’attenzione verso i prodotti locali e a filiera corta, scelti come garanzia di qualità, sicurezza e trasparenza sull’origine.

I rincari dei prezzi, evidenzia Coldiretti Puglia, stanno indirizzando i consumi verso scelte più selettive, ma il cibo resta una voce considerata irrinunciabile per il Natale. In questo scenario, la presenza diretta degli agricoltori nei mercati contadini assume un ruolo centrale, offrendo ai consumatori informazioni chiare su provenienza e modalità di produzione degli alimenti.

Nonostante le difficoltà economiche, il periodo natalizio continua così a essere vissuto come un momento in cui le famiglie pugliesi scelgono di investire sul cibo come elemento di convivialità e identità, puntando su tradizione e qualità per preservare il valore simbolico delle tavolate delle feste.

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