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Bari
12 Dicembre 2025 - 06:47
Giornata di sciopero generale, il corteo a Bari
BARI – È la giornata dello sciopero generale nazionale proclamato dalla Cgil contro la manovra di bilancio 2026 del Governo Meloni, giudicata dal sindacato ingiusta e iniqua. Oggi, 12 dicembre, anche la Puglia è mobilitata con una manifestazione regionale a Bari, alla quale partecipano delegazioni di lavoratori, pensionati e giovani provenienti da tutte le province. Il concentramento è fissato alle 09.30, con partenza del corteo che raggiungerà piazza della Libertà, dove sono previsti gli interventi conclusivi affidati al segretario nazionale Cgil Christian Ferrari.
Al centro della protesta le rivendicazioni sindacali legate all’aumento di salari e pensioni, allo stop all’innalzamento dell’età pensionabile, al rifiuto delle politiche di riarmo e alla richiesta di maggiori investimenti su sanità e istruzione. La mobilitazione punta inoltre a contrastare la precarietà, a sollecitare vere politiche industriali e del terziario e a chiedere una riforma fiscale equa e progressiva.
Secondo la segretaria generale della Cgil Puglia Gigia Bucci, gli effetti della manovra rischiano di pesare in modo ancora più grave sul Mezzogiorno, ormai assente dalle priorità delle forze di governo, mentre torna al centro il tema dell’autonomia differenziata. In una regione come la Puglia, segnata da crisi produttive, lavoro instabile, bassi salari e disagio sociale crescente, le politiche economiche e sociali dell’esecutivo non offrirebbero risposte adeguate.
Per la Cgil, la rappresentazione di un Sud in crescita contrasta con la realtà quotidiana. In Puglia si contano 500.000 lavoratori con salari netti di 1.000 euro al mese, migliaia di pensionati che vivono con 700 euro, crisi industriali che coinvolgono oltre 22.000 operai e un’emigrazione giovanile che in 2 anni ha visto partire 19.000 laureati under 34. Un quadro aggravato dal fatto che 1 famiglia su 4 vive in condizioni di povertà relativa, inserito in uno scenario nazionale di arretramento industriale, inflazione che erode redditi già bassi e un sistema fiscale che grava su lavoratori e pensionati più che su rendite ed extraprofitti. Da qui la scelta di scioperare contro una manovra che, secondo il sindacato, riduce le risorse per sanità e istruzione pubblica e concentra gli investimenti sul comparto militare.
Lo sciopero riguarda l’intera giornata lavorativa per i settori pubblici e privati, compresi quelli in appalto e strumentali, con il rispetto delle prestazioni indispensabili nei comparti soggetti alla normativa vigente. Nel trasporto ferroviario l’astensione è prevista dalle 00.01 alle 21.00 del 12 dicembre 2025. Per i Vigili del Fuoco lo sciopero dura 4 ore, dalle 09.00 alle 13.00 per il personale turnista, mentre per il personale giornaliero e amministrativo è previsto per l’intera giornata. L’adesione riguarda anche il comparto Istruzione e Ricerca, l’area dirigenziale, i docenti universitari, il personale della formazione professionale e delle scuole non statali. Sono invece esclusi dallo sciopero l’igiene ambientale, il personale del Ministero della Giustizia, il personale Atac S.p.A. e l’intero comparto del trasporto aereo.
In concomitanza con la manifestazione regionale, il Comune di Bari ha disposto limitazioni alla circolazione e alla sosta. Dalle 05.00 di giovedì 11 dicembre fino alle 17.00 di oggi, è in vigore il divieto di fermata in piazza della Libertà sul lato prospiciente piazza Massari. Nella giornata odierna, dalle 05.00 e fino al termine delle esigenze di ordine pubblico, il divieto di fermata interessa anche piazza della Libertà sul lato del Palazzo dell’Economia e corso senatore De Tullio su entrambi i lati per 50 metri a partire da piazza Massari in direzione del piazzale Monsignor Mincuzzi.
A partire dalle 10.00, e comunque per il tempo necessario al passaggio del corteo, è inoltre vietata la circolazione lungo il percorso che attraversa piazza Massari, via San Francesco d’Assisi, via Latilla, via Quintino Sella, via Putignani, largo Alberto e Carlo Stella, corso Cavour, piazzale IV Novembre, corso Vittorio Emanuele II e piazza della Libertà.
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