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Taranto

Il caso Ilva terremota l'amministrazione comunale. Europa Verde: «Richieste irricevibili, servono scelte nette»

Il movimento contesta il testo firmato da Bitetti, Emiliano e Palmisano con i sindacati. Oggi riunione di maggioranza per valutare le prossime decisioni. La richiesta: chiudere l’area a caldo e riconvertire l’occupazione

Ex Ilva

Ex Ilva

TARANTO - Tono critico da parte di Europa Verde sul documento presentato ieri mattina durante il consiglio di fabbrica e firmato dal sindaco Piero Bitetti, dal presidente uscente della Regione Michele Emiliano, dal presidente della Provincia Rinaldo Palmisano e dalle organizzazioni sindacali. Il movimento politico, in una nota, sottolinea di essere rimasto sorpreso dalla scelta, evidenziando che il contenuto non sarebbe stato condiviso preventivamente con la maggioranza.

Secondo Europa Verde, le richieste inserite nel testo risultano «irrealizzabili e irricevibili», perché ricalcherebbero le linee del piano suggerito dal ministro Urso e respinto dal Consiglio comunale nella seduta del 13 ottobre. Il giudizio è severo: il documento, spiegano, finirebbe per vincolare Taranto a ulteriori anni di carbone in attesa di una decarbonizzazione considerata incerta.

Il gruppo ecologista ricorda di aver accettato nelle scorse settimane la permanenza nella maggioranza pur avendo posizioni divergenti sull’ex Ilva, scegliendo di lavorare su proposte alternative in campo economico e occupazionale. L’obiettivo dichiarato è tutelare l’impiego dei lavoratori, salvaguardando però ambiente e salute pubblica, aspetti ritenuti non negoziabili. Europa Verde avverte che non accetterà «compromessi al ribasso» su un tema definito cruciale per il futuro della città.

Nella maggioranza, sostengono i rappresentanti del movimento, vi sarebbero altri consiglieri che condividono dubbi e riserve. Per questo motivo ogni decisione definitiva sarà rimandata a una riunione prevista per oggi, alla presenza degli altri gruppi politici e del sindaco Bitetti. Il partito conferma l’intenzione di mantenere un ruolo attivo e critico in Consiglio comunale, garantendo un contributo costante sui dossier più rilevanti per Taranto.

Europa Verde ribadisce inoltre la propria linea: chiusura dell’area a caldo e reimpiego dei lavoratori in nuovi settori produttivi, indicata come unica strada per superare la dipendenza storica della città dalla grande industria siderurgica. A firmare la nota sono il consigliere comunale Antonio Lenti e l’assessora all’Ambiente Fulvia Gravame.

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