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Taranto

Ex Ilva, Bitetti: “Serve un tavolo guidato da Meloni per garantire futuro, lavoro e tutela ambientale”. Il video

Il sindaco dopo il Consiglio di Fabbrica: “La città ha dato tutto, ora va rassicurata e ripagata. Pronti a sostenere tre forni elettrici e quattro Dri”

Il Consiglio di fabbrica ex Ilva oggi a Taranto

Il Consiglio di fabbrica ex Ilva oggi a Taranto

Le dichiarazioni del Sindaco Piero Bitetti al termine del Consiglio di Fabbrica ex Ilva

TARANTO – Concluso il Consiglio di Fabbrica nel sito siderurgico e firmato il documento unitario tra enti locali e sigle sindacali sulla piattaforma da presentare al Governo, il sindaco Piero Bitetti ha illustrato alla stampa la posizione del Comune sul futuro dell’ex Ilva, ribadendo la necessità di un impegno diretto della Presidenza del Consiglio.

Il primo cittadino ha sottolineato che l’iniziativa condivisa tra istituzioni e forze sociali non fa che formalizzare un orientamento ormai consolidato: “La siderurgia è un tema nazionale e Taranto ha già pagato un prezzo altissimo. La nostra comunità merita garanzie reali, dopo anni di sacrifici che oggi si traducono in preoccupazione e instabilità sociale”.

Bitetti ha spiegato che la piattaforma comune rivolta al Governo chiede alla presidente Giorgia Meloni di assumere la guida di un tavolo interministeriale che riunisca tutti i dicasteri coinvolti, dal MIMIT alla Sanità, dall’Università al Lavoro, perché il futuro dello stabilimento incrocia questioni industriali, ambientali, occupazionali e di ricerca.

Il sindaco ha ricordato che la transizione dal ciclo a carbone al ciclo elettrico richiederà interventi di compensazione e nuovi investimenti per sostenere l’occupazione. “Non si può ignorare che migliaia di lavoratori siano oggi in cassa integrazione: chiedono solo di tornare a lavorare, non accettano l’idea che stiano bene in questa condizione”, ha osservato.

Bitetti ha poi ribadito il sostegno alla strategia industriale basata su 3 forni elettrici e 4 impianti DRI, una visione che la maggioranza comunale aveva già inserito nella cosiddetta “ipotesi C”. Per realizzare questo percorso, ha spiegato, resta determinante la soluzione dell’approvvigionamento energetico. “La questione del gas deve essere definita senza ulteriori rinvii. Il ministro ha assicurato che sono in corso contatti per forniture onshore con contratti calmierati, che riteniamo una strada percorribile”, ha detto il sindaco.

L’altro nodo cruciale riguarda gli investimenti pubblici, alcuni dei quali – ha evidenziato Bitetti – sarebbero oggi a rischio di definanziamento. “Occorre chiarezza e un impegno concreto dello Stato. Se dalla gara non dovesse emergere un partner industriale solido, resta imprescindibile un intervento pubblico per impedire il collasso del sistema”, ha affermato.

Il sindaco ha concluso sottolineando che Taranto attende entro l’11 dicembre i primi riscontri sulla procedura di gara, nella convinzione che soltanto una regia nazionale potrà garantire stabilità, programmazione e un percorso credibile di rilancio.

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