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Il fatto
10 Dicembre 2025 - 11:36
Francesco Lollobrigida
ROMA – La proclamazione della Cucina Italiana come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco viene accolta dal Governo come un risultato di portata storica. Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha definito il riconoscimento “una festa nazionale”, sottolineando come questo traguardo rappresenti le radici e la creatività dell’Italia, capaci di trasformare la tradizione in un valore condiviso a livello internazionale.
Per il ministro, il verdetto dell’Unesco non è soltanto un premio simbolico, ma un tributo alla forza culturale di un modello alimentare che affonda le sue origini nella storia del Paese. “La cucina italiana è il racconto di un popolo che ha custodito i propri saperi e li ha trasformati in eccellenza, generazione dopo generazione”, ha affermato Lollobrigida, evidenziando il ruolo della memoria familiare e della trasmissione dei saperi nella costruzione di un’identità gastronomica riconosciuta in tutto il mondo.
In questo quadro, il ministro ha voluto rendere omaggio a chi ogni giorno contribuisce alla filiera agroalimentare: le famiglie custodi delle ricette tradizionali, gli agricoltori che lavorano la terra, i produttori impegnati nella qualità, i ristoratori che diffondono all’estero l’autenticità del Made in Italy. A tutti loro Lollobrigida ha rivolto un ringraziamento esplicito, riconoscendo che la candidatura ha potuto contare su un lavoro collettivo e appassionato.
Per il Governo, il riconoscimento Unesco non rappresenta soltanto un titolo di prestigio, ma anche un’opportunità concreta. Lollobrigida ha indicato ricadute positive per i prodotti italiani, per i territori e per l’intero sistema economico, individuando nell’iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità uno strumento utile a contrastare chi tenta di sfruttare impropriamente la forza del marchio Italia. Secondo il ministro, questa nuova visibilità internazionale potrà generare “posti di lavoro, ricchezza sui territori e ulteriori possibilità di sviluppo”.
Il Governo rivendica così un successo che viene interpretato come patrimonio condiviso, un riconoscimento che rafforza l’immagine dell’Italia e, come ha concluso Lollobrigida, “ci impegna a proseguire nel solco di una tradizione che da oggi appartiene ufficialmente all’umanità intera”.
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