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Ex seminarista avvia causa civile per presunti abusi: richiesta di 1 milione di euro

Il caso riguarda fatti avvenuti decenni fa in un seminario del Salento: chiesta una consulenza medica e citati sette testimoni. Prima udienza il 23 marzo 2026

Un seminarista - foto creata con Ai

Un seminarista - foto creata con Ai

TAURISANO – È una vicenda che riemerge a distanza di molti anni quella riportata dal Corriere Salentino, in cui un ex seminarista oggi 51enne, originario di Taurisano, ha avviato una causa civile chiedendo un risarcimento di 1 milione di euro per presunti abusi sessuali subiti quando era in formazione sacerdotale.

Secondo quanto ricostruito nella notizia, l’uomo avrebbe denunciato episodi avvenuti negli anni Ottanta e Novanta all’interno di un seminario del Salento, quando era impegnato nel proprio percorso religioso. Le accuse riguardano due sacerdoti che all’epoca operavano nella struttura e che oggi non prestano più servizio in zona. Nell'ottobre 2019, l’ex seminarista avrebbe registrato alcune conversazioni con i due religiosi, nelle quali – secondo la sua versione – sarebbero state ammesse responsabilità sugli abusi. Il materiale, raccolto e analizzato in una consulenza tecnica, non sarebbe tuttavia sufficiente per aprire un procedimento penale, poiché i fatti risultano prescritti.

La scelta è quindi ricaduta sul giudizio civile, con una richiesta di 300 mila euro per la perdita di prospettive lavorative e 700 mila euro per i danni psicofisici. L’uomo, dopo essere stato allontanato dal seminario nel 1998, aveva intrapreso la carriera di insegnante di religione in varie città italiane, un percorso interrotto negli anni a causa – sostiene – delle conseguenze psicologiche degli eventi vissuti. Tra i disturbi riportati nelle certificazioni mediche figurano ansia, depressione, acufeni, problemi cardiaci legati a stati di agitazione e un marcato isolamento sociale.

Nell’atto di citazione, l’ex seminarista ripercorre i suoi anni in seminario, il forte impegno spirituale e il legame di amicizia con un collega incontrato durante la formazione, rapporto che – secondo quanto riferisce – si sarebbe trasformato in un contesto di violenze. L’uomo parla anche di presunte attenzioni e minacce da parte di un secondo sacerdote, che lo avrebbero costretto a subire altri episodi analoghi.

La prima udienza è fissata per il 23 marzo 2026 davanti al giudice civile. In aula saranno ascoltati sette ex seminaristi indicati come testimoni e verrà richiesta una consulenza medica per valutare l’esistenza di danni fisici e psicologici riconducibili ai fatti denunciati.

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