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Taranto
29 Novembre 2025 - 16:55
Il corteo promosso da L'Ora di Taranto
TARANTO - Una mobilitazione imponente ha attraversato questa mattina le vie del centro, dove migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione promossa da L’Ora di Taranto, il movimento nato sui social che negli ultimi mesi ha raccolto consensi attorno alle battaglie su ambiente, diritti e lavoro. In testa al corteo, i rappresentanti delle numerose realtà aderenti hanno ribadito la richiesta di una città libera dai ricatti e proiettata verso un futuro fatto di salute, lavoro vero, ricerca e bellezza, rivendicando l’esistenza di alternative possibili.
Tra slogan e striscioni per una “Taranto libera”, i promotori hanno spiegato che la città “torna in piazza con la volontà di reagire”. Nel messaggio affidato agli organizzatori, Taranto è descritta come “ferita ma viva, una comunità con enormi potenzialità inespresse”, soffocate per troppo tempo da scelte industriali contestate. Nel mirino della protesta la gestione dell’ex Ilva, definita ancora una volta “un impianto che nessuno vuole” e oggetto di piani di decarbonizzazione ritenuti poco credibili.
Il movimento ha chiesto con forza un accordo di programma che avvii un piano di riconversione su larga scala, lo stop definitivo alla produzione siderurgica e la rinuncia all’ipotesi di un impianto di Dri, ritenuto incompatibile con la visione proposta. Per gli attivisti, non esiste più alcuna contrapposizione tra salute e lavoro, poiché, sostengono, “oggi mancano entrambi”.
I vertici di Giustizia per Taranto hanno parlato di una giornata diversa dalle tradizionali manifestazioni, nata “dal basso, dai cittadini”, e centrata su un’idea di futuro che valorizza ambiente, turismo, cultura e occupazione pulita. “È davvero l’ora di Taranto”, hanno concluso, richiamando l’impegno collettivo al cambiamento.
L’elenco delle realtà che hanno deciso di sostenere la mobilitazione è ampio e in costante crescita. Le associazioni che hanno aderito includono, tra le altre, Giustizia per Taranto, Ail, Altamarea, Anpi, Afo6, Codacons, Isde, Lilt, Mare Vivo, Peacelink, Taranto Grand Tour, Taranto Respira, Veraleaks e Wwf, insieme a un lungo gruppo di organizzazioni culturali, ambientaliste, sociali, sportive e di volontariato.
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