Cerca

Cerca

Barletta

Nuova era per il porto, concessione trentennale alla Ip e demolizione dei vecchi serbatoi

L’Autorità di Sistema Portuale firma con Italiana Petroli una concessione trentennale che porterà anche alla realizzazione di un hub energetico più moderno e sicuro. La soddisfazione del sen. Damiani

Il porto di Barletta

Il porto di Barletta

BARLETTA - Una svolta attesa da anni prende forma nel porto di Barletta con la sottoscrizione della concessione trentennale alla Italiana Petroli S.p.A., che segna l’avvio di una profonda trasformazione dell’area del Molo di Tramontana. L’accordo è stato firmato ieri, martedì 25 novembre, nella sede barese dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale dal presidente Francesco Mastro e dal procuratore speciale di IP Giovanni Iapella, mantenendo l’Autorizzazione Unica ZES.

L’atto concede all’azienda un’area di quasi 19 mila metri quadrati, in prossimità della banchina 12, per ampliare e ristrutturare il deposito carburanti situato sul Molo di Tramontana. Contestualmente, IP si impegna a demolire i serbatoi presenti sulla banchina 3, accanto alla città, liberando così un tratto strategico del porto e migliorandone l’impatto visivo e funzionale.

Il cronoprogramma prevede che la società presenti entro il 31 marzo 2026 il piano dettagliato dei lavori, che dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2028. Le operazioni di decommissioning degli impianti attualmente sulla banchina 3 dovranno invece concludersi entro il 31 dicembre 2029.

"Si tratta di un intervento per un importo di circa 20 milioni di euro - spiega il senatore Dario Damiani che da anni si batte per questo obiettivo -, con cui l'IP conferma l'impegno a mantenere il deposito di idrocarburi nel porto di Barletta". Inoltre, il senatore Damiani rende note anche le tempistiche successive alla concessione odierna: "Da quanto apprendo, il cronoprogramma verrà stabilito entro marzo 2026, i lavori dovranno essere ultimati entro dicembre 2028 e lo spostamento dei serbatoi avverrà entro dicembre 2029".

L’intervento, definito dall’AdSPMAM “radicale”, modificherà l’intero assetto del porto, rendendolo più sicuro, attrattivo e performante. Un’operazione che, secondo Mastro, consentirà anche di valorizzare il rapporto tra lo scalo e il vicino Castello Svevo, migliorandone lo skyline e aprendo nuove prospettive per il segmento crocieristico di fascia luxury.

«Stiamo scrivendo una pagina nuova per il porto di Barletta – ha dichiarato Mastro –. Lo smantellamento dei serbatoi dal porto interno renderà lo scalo più competitivo e ordinato. È un passo decisivo verso un porto moderno e sicuro».

Il nuovo hub sarà realizzato nell’Area Petroli indicata dal Piano Regolatore Portuale, più distante dal centro abitato rispetto alla situazione attuale.

Soddisfazione arriva anche da Italiana Petroli. «Questo accordo rafforza un rapporto che dura dal 1956 – ha affermato Iapella –. Il progetto permetterà di concentrare la movimentazione dei prodotti energetici in un unico polo tecnologicamente avanzato, valorizzando l’intera area portuale».

Attualmente il deposito opera in area demaniale del porto commerciale e gestisce ricezione, stoccaggio, additivazione e spedizione di benzina e gasolio provenienti dalla raffineria Api di Falconara Marittima. I prodotti arrivano via nave cisterna attraverso oleodotto, mentre la pensilina di carico, interamente metallica e posata su plinti interrati, è dotata di piattaforma in cemento con canaline di scolo grigliate.

L’accordo avvia così un percorso che punta a rilanciare il porto di Barletta come infrastruttura moderna, funzionale e integrata con le esigenze della città e del territorio.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori