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Taranto

Lo studentato di via Garibaldi verso il completamento

Finalmente è stata liberata dalle impalcature la facciata dell'immobile di via Garibaldi, tra largo Vianuova e vico Novelune

Lo studentato di via Garibaldi verso il completamento

Lo studentato di via Garibaldi verso il completamento

Dopo lunghi anni di degrado a causa dei crolli e del successivo periodo necessario ai lavori di riqualificazione, finalmente è stata liberata dalle impalcature la facciata dell'immobile di via Garibaldi, tra largo Vianuova e vico Novelune, destinato a studentato universitario. Il biancore dell'edificio ridona così ulteriore dignità a quello scorcio di Città vecchia, che pian piano, grazie soprattutto all'edilizia privata, sta rinascendo.

L'impresa ora sta completando l'intervento sul lato dell'edificio antistante largo Vianuova, che si presenta in stile diverso, più moderno per l'inserimento di pannelli di colore sabbia, ben differente dal contesto, il cui effetto visivo potrà risultare alquanto opinabile. Ma così è il progetto! Anche qui si sta man mano provvedendo allo smantellamento delle impalcature, così come accadrà per la grande gru, che sarà rimossa non appena saranno installate le macchine di condizionamento aria. Entro marzo prevedibilmente l'edificio sarà pronto per ospitare i primi studenti. Quindi, il Comune procederà immediatamente alla riqualificazione degli spazi del largo Vianuova e dell'annessa scalinata che porta a via Duomo.

Inoltre a breve, non appena saranno effettuati gli sgomberi degli occupanti abusivi (e reperita loro adeguata sistemazione) si procederà alla riqualificazione dell'edificio accanto, in via Garibaldi, (originariamente proettato come ostello della gioventù) che sarà destinato ad ospitare gli uffici dell'Adisu, cioè l'Agenzia per il diritto allo studio universitario della Regione Puglia.

Infine sembra sia stata sbloccata la vicenda dell'edificio diroccato e poi demolito sempre in via Garibaldi. Il Comune ha infatti avviato le procedure per l'esproprio e poi per la messa in sicurezza dell'attiguo edificio in vico Abbastante, di proprietà privata, così gravemente pericolante così da minacciare l'incolumità degli operai dell'impresa incaricata della ricostruzione. Entro l'anno prossimo si spera di poter riaprire il cantiere, colmando così quel vuoto tra un palazzo e l'altro.

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