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Taranto

“Subito un Consiglio comunale per aprire l’aeroporto Arlotta al traffico civile”

Il consigliere comunale di opposizione Luca Lazzàro annuncia che 13 firme hanno superato il quorum necessario per convocare una seduta monotematica sullo scalo di Grottaglie-Taranto e sul suo rilancio

“Subito un Consiglio comunale per aprire l’aeroporto Arlotta al traffico civile”

La bretella di collegamento con l'aeroporto di Taranto-Grottaglie

TARANTO -Il consigliere comunale Luca Lazzàro ha annunciato che sono state raccolte 13 firme, più delle 11 necessarie, per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale monotematico dedicato all’apertura al traffico civile di linea e al rilancio dell’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie-Taranto, in base all’articolo 38, comma 4, del regolamento sul funzionamento del Consiglio.

Secondo Lazzàro, questo passaggio dimostra “la volontà di un fronte ampio e determinato” a portare il tema al centro del dibattito istituzionale. “Taranto è oggi l’unica grande città pugliese senza affaccio sul versante adriatico – afferma – e questa condizione si traduce in un grave isolamento infrastrutturale. Senza collegamenti ferroviari veloci, senza un’autostrada diretta e senza un aeroporto operativo per i voli di linea, la città resta esclusa dalle principali reti di mobilità e sviluppo”.

Nel comunicato, Lazzàro definisce lo scalo “Marcello Arlotta”un’infrastruttura strategica che non può più restare ai margini”. L’apertura al traffico civile – sostiene – è indispensabile per “garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, rafforzare la competitività delle imprese, sostenere il turismo e dare nuove prospettive di crescita al territorio”.

Il consigliere propone di ragionare in un’ottica di rete aeroportuale tra Brindisi e Taranto, per valorizzare al meglio le infrastrutture esistenti e dare alla Puglia ionica pari opportunità rispetto alle altre aree della regione.

Per Lazzàro, il Consiglio comunale monotematico sarà l’occasione per avviare una “discussione chiara, pubblica e partecipata” e per definire “un indirizzo politico forte e unitario: Taranto non può più permettersi di rimanere isolata”.

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