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Puglia

Aumentano i reati contro i minori: nel 2024 +3% rispetto all’anno precedente

Secondo i dati del Dossier “indifesa” di Terre des Hommes, crescono le violenze su bambine e ragazzi. Preoccupano i reati digitali e il ritorno degli omicidi volontari

Presentati a Roma da Terre des Hommes i nuovi dati sui reati a danno di minori

Presentati a Roma da Terre des Hommes i nuovi dati sui reati a danno di minori

BARI - In Puglia i reati contro i minori continuano a crescere. Nel 2024 ne sono stati registrati 299, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Un andamento che riflette la tendenza nazionale: in tutta Italia i casi hanno superato per la prima volta quota 7.000, attestandosi a 7.204 (+4% su base annua).

Anche nella nostra regione, come nel resto del Paese, le vittime sono in prevalenza femminili, pari al 65% del totale. La sproporzione è particolarmente evidente nei reati a sfondo sessuale: 100% nella detenzione di materiale pornografico, 88% nella violenza sessuale aggravata e nella pornografia minorile, 86% nella violenza sessuale, 75% nella prostituzione minorile, 74% negli atti sessuali con minorenne. I maltrattamenti in famiglia restano la fattispecie più frequente, con 96 casi nel 2024, in calo dell’11% rispetto al 2023.

I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati presentati dalla Fondazione Terre des Hommes nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e del direttore del Servizio Analisi Criminale Antonio Basilicata, in occasione del Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2025 e in vista della Giornata internazionale delle bambine dell’11 ottobre.

Su scala nazionale, il rapporto segnala 7.204 reati a danno di minorenni nel 2024, con 252 casi in più rispetto al 2023 e una crescita del 35% rispetto a dieci anni fa. A destare maggiore allarme è l’incremento dei reati legati al digitale: la pornografia minorile aumenta del 63% e la detenzione di materiale pedopornografico del 36%, confermando la rete come luogo sempre più rischioso per i più giovani.

Le bambine e le ragazze rappresentano il 63% delle vittime (nel 2023 erano il 61% su 6.952 casi). La sproporzione è evidente soprattutto nei reati sessuali: 88% di vittime femminili per la violenza sessuale, 86% per la violenza sessuale aggravata, 85% per gli atti sessuali con minorenni. Nel 2024 per la prima volta i casi di violenza sessuale restano stabili a 912; le violenze sessuali aggravate aumentano dell’1% sull’anno precedente ma segnano un +75% rispetto a dieci anni fa; gli atti sessuali con minorenne crescono del 15% su base annua.

I reati più frequenti restano quelli commessi in ambito familiare. I maltrattamenti in famiglia, in Italia, hanno raggiunto 2.975 casi (+5% annuo e +101% su base decennale), con una prevalenza femminile del 53%. Altri reati riconducibili alla sfera domestica sono le violazioni degli obblighi di assistenza familiare (479 casi, -9%), l’abuso dei mezzi di correzione e disciplina (345 casi, -1%) e l’abbandono di minore (577 casi, +2%). In queste tre fattispecie la maggioranza delle vittime è maschile: 55% nelle violazioni degli obblighi e nell’abbandono, 61% nell’abuso dei mezzi di correzione.

Preoccupa anche il balzo degli omicidi volontari di minorenni, che nel 2024 sono saliti a 21 casi, con un aumento del 75% dopo anni di calo. In questa tipologia di reato le vittime sono prevalentemente bambini e ragazzi (76%).

“Il fenomeno dei reati in danno dei minori è molto complesso – ha dichiarato Antonio Basilicata, direttore del Servizio Analisi Criminale –. Occorre porre la massima attenzione non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche ai segnali indicatori di violenza. Strategici sono l’accoglienza e il supporto alle vittime, così come campagne informative per aumentare la consapevolezza e rimuovere ostacoli socio-culturali”.

Secondo Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, i dati 2024 “mostrano una maggiore fragilità del tessuto sociale, l’allentamento di vincoli morali e il ritorno di una cultura patriarcale che alimenta la violenza di genere e sui minorenni. Servono azioni rapide, concertate e integrate per contrastare questa ondata che rischia di diventare un’epidemia”.

Per rispondere a questa emergenza, la Fondazione ha presentato il progetto Sport4Rights, realizzato con Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e Specchio Magico. L’iniziativa promuove il benessere, la sicurezza e l’inclusione dei minori nel contesto sportivo, prevenendo violenze e discriminazioni attraverso azioni integrate sui territori e online. Una piattaforma di e-learning basata su intelligenza artificiale, supervisionata da esperti, offrirà per la prima volta in Italia corsi di formazione a società sportive, allenatori, educatori, giuristi, psicologi e altri professionisti. Sono già 20 le realtà sportive coinvolte; il primo corso innovativo sulla tutela dei minori nello sport sarà online a novembre.

Dal 2012, con la campagna indifesa, Terre des Hommes sensibilizza istituzioni e opinione pubblica sulle violazioni dei diritti di bambine e ragazze. Nel 2024 sono state 484.300 le beneficiarie dirette dei progetti della Fondazione in tutto il mondo. In Italia, l’organizzazione collabora con scuole, federazioni sportive e istituzioni per favorire la partecipazione giovanile e il protagonismo delle nuove generazioni sui temi del contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere.

Quest’anno, tra i sostenitori della campagna, spicca ACEA, che affianca Terre des Hommes nella lotta alla violenza e alla discriminazione di genere. “Sostenere indifesa significa promuovere nuovi linguaggi e modelli positivi per le giovani generazioni – ha dichiarato la presidente ACEA Barbara Marinali –. Le cronache dimostrano quanto stereotipi e violenza di genere siano ancora radicati. Il nostro impegno vuole contribuire a costruire un futuro più equo e inclusivo, dove nessuna bambina o ragazza si senta più sola”.

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