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La ricorrenza

Giornata mondiale degli insegnanti, c'è un laboratorio dedicato

Il Coordinamento Docenti dei Diritti Umani lancia l’iniziativa “Homines dum docent discunt” per valorizzare il ruolo degli insegnanti e coinvolgere studenti e docenti in un percorso di confronto e crescita reciproca

La prof.ssa Rossella Manco

La prof.ssa Rossella Manco

BARI - Il 5 ottobre il mondo celebra la Giornata Internazionale degli Insegnanti, istituita dall’UNESCO nel 1994 per ricordare le Raccomandazioni UNESCO e ILO del 1966 sullo status dei docenti. Una data simbolica, che rappresenta non solo un momento di riflessione e riconoscimento, ma anche un’occasione per riportare l’attenzione sul senso profondo dell’insegnamento: educare alla libertà, al pensiero critico, alla responsabilità verso sé stessi e verso il mondo.

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani sottolinea che il termine “docente” deriva dal latino docēre e significa “insegnare”, ma anche “mostrare” e “indicare una via”. È questo, secondo l’organizzazione, il significato più autentico della professione: non limitarsi a trasmettere conoscenze, ma aprire strade, stimolare domande, alimentare sogni. Figure storiche come Socrate, Quintiliano, Ipazia, Comenio, Maria Montessori testimoniano da secoli come l’insegnamento sia un atto rivoluzionario, capace di trasformare società e destini. Oggi, in un’epoca segnata da crisi ambientali, conflitti e fragilità giovanili, il ruolo del docente appare più che mai fondamentale e delicato.

In questo contesto nasce l’iniziativa “Homines dum docent discunt – Gli uomini mentre insegnano imparano”, un laboratorio partecipativo promosso dal Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani che coinvolgerà studenti e insegnanti in un dialogo attivo, con l’obiettivo di rendere l’aula uno spazio di scambio e crescita reciproca. Attraverso attività collaborative e momenti di confronto, i partecipanti potranno condividere esperienze e idee per migliorare il processo educativo e rafforzare il rapporto di fiducia in classe.

Al termine del percorso i docenti potranno inviare al Coordinamento un lavoro conclusivo che racconti l’esperienza svolta: un elaborato, un racconto, una testimonianza, una presentazione multimediale o qualsiasi altro prodotto relativo all’attività. I materiali saranno poi pubblicati e valorizzati sulle pagine social del CNDDU e nella sezione dedicata alle iniziative didattiche del sito ufficiale.

L’iniziativa intende rimettere al centro la dignità e la complessità del mestiere dell’insegnante, in un momento storico in cui la narrazione pubblica tende spesso a sminuirne il ruolo. «Chi meglio degli insegnanti stessi può vivere e testimoniare ogni giorno questo impegno?» sottolineano dal Coordinamento, che conclude il comunicato con le parole di Paulo Freire: «L’educazione non cambia il mondo. L’educazione cambia le persone. Le persone cambiano il mondo».

Il CNDDU rivolge un ringraziamento a tutti i docenti, «luce, presenza e orizzonte» nelle aule di ogni parte del pianeta.

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