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Taranto

Da “Arlotta” ad “Aeroporto del Mediterraneo 2026”

Intrigante ipotesi per i Giochi e per il futuro dei voli civili a Taranto-Grottaglie. Ecco la novità

L'aeroporto di Grottaglie

L'aeroporto di Grottaglie

TARANTO - “E se l’Aeroporto Arlotta dovesse cambiare nome e diventare Aeroporto del Mediterraneo 2026 in onore dei Giochi in programma a Taranto il prossimo anno e da lì aprire la strada verso un nuovo futuro con i voli civili?” È questa la suggestione che emerge dal vertice tenutosi a Roma nei giorni scorsi alla presenza del Ministro dello Sport Andrea Abodi. L’incontro ha fatto il punto sulla macchina organizzativa dei prossimi Giochi del Mediterraneo 2026, ponendo al centro il tema della logistica e dei servizi collegati all’evento.

Al tavolo, oltre al Ministro, erano presenti il Commissario Straordinario Massimo Ferrarese e i vertici dirigenziali della Regione Puglia. Nel corso della riunione sono state analizzate le esigenze di rafforzare i servizi di protezione civile, di predisporre un piano sanitario adeguato all’arrivo di atleti, delegazioni straniere e turisti da tutto il bacino mediterraneo e di implementare il trasporto pubblico per fronteggiare un afflusso che si preannuncia superiore alla già intensa media stagionale. I Giochi, infatti, si svolgeranno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2026, periodo tradizionalmente critico per il traffico e la mobilità nell’area ionica e nel Salento.

Proprio su questo punto, Buonasera24.it ha intercettato una novità destinata a cambiare lo scenario della provincia jonica non solo durante l’evento sportivo, ma anche negli anni successivi. Il Commissario Ferrarese ha proposto al Ministro Abodi e alla Regione di valutare l’uso dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie per l’arrivo delle delegazioni e dei turisti attesi. Una scelta che darebbe corpo all’aspirazione, coltivata da oltre un decennio, di aprire lo scalo “Arlotta” ai voli civili, ampliandone le funzioni e trasformandolo in porta d’ingresso del Mediterraneo.

Secondo l’ipotesi illustrata, l’apertura dello scalo jonico non andrebbe a interferire con l’operatività dell’aeroporto del Salento di Brindisi, anzi contribuirebbe ad alleggerire un’infrastruttura che nei mesi estivi registra già un carico turistico molto elevato. Una prospettiva che, se realizzata, potrebbe trasformare i Giochi del Mediterraneo in un’occasione non solo sportiva ma anche strategica per lo sviluppo dei collegamenti aerei e per la crescita del territorio tarantino.

Il tutto, naturalmente, a condizione che i lavori in corso per la ristrutturazione dell’Arlotta sia completata entro il prossimo mese di giugno. Su questo, stando alle voci raccolte dalla nostra redazione, c’è stata un’ampia apertura e massima collaborazione da parte della Regione. Insomma, i Giochi, come va ripetendo spesso il Commissario Massimo Ferrarese, potrebbero essere un punto di partenza e non certo d’arrivo per la Taranto del domani.

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