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Castel dei Mondi chiude la XXIX edizione: il Festival guarda al Trentennale

Grande successo di pubblico e critica per la rassegna internazionale di Andria. Bruno: “Un Festival maturo, pronto a nuove sfide”. Confermato il sostegno della Regione e il contributo ministeriale

Castel dei Mondi chiude la XXIX edizione: il Festival guarda al Trentennale

Uno degli eventi di Castel dei Mondi 2025

ANDRIA - Cala il sipario sulla XXIX edizione di Castel dei Mondi, che ha confermato ancora una volta il valore della rassegna internazionale di teatro e arti performative, capace di attirare pubblico, critica e operatori culturali da tutta Italia. Un’edizione che, oltre a raccogliere consensi, ha fatto da preludio al traguardo del trentennale, in programma nel 2026.

La sindaca Giovanna Bruno ha definito il Festival “adulto, nel pieno della sua maturità, capace di resistere alle mode e alle logiche commerciali, imponendo uno stile autonomo fatto di visione e coraggio”. Per la prima cittadina, l’esperienza accumulata in quasi tre decenni consente ora di guardare al futuro con un bagaglio di innovazione e di identità che ha contribuito alla rinascita culturale della città.

Un giudizio positivo arriva anche da Paolo Ponzio, presidente di Puglia Culture, che ha ribadito come Castel dei Mondi rappresenti una delle esperienze più longeve e riconoscibili del panorama regionale. “Questo Festival è un laboratorio che sa rinnovarsi, frutto di una rete di collaborazioni tra enti, istituzioni e operatori. Guardiamo al Trentennale consapevoli che la sua storia è già patrimonio della Puglia”.

L’assessora alla Bellezza Daniela Di Bari ha sottolineato la forza del dialogo tra linguaggi artistici diversi, che hanno trasformato Andria in un vero crocevia culturale. Ha ricordato la retrospettiva dedicata a Gianni Berengo Gardin e la prossima installazione di ottobre come ponte verso la sessione invernale. La collaborazione con la Regione Puglia, inserita nelle politiche di destagionalizzazione, garantirà continuità al progetto e nuove opportunità di crescita.

Sul fronte teatrale, il direttore artistico Riccardo Carbutti ha annunciato che il Festival ha superato il recente “terremoto” che ha scosso il settore nazionale, ottenendo la conferma del contributo ministeriale del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo anche per le prossime due edizioni. “Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e che conferma la validità delle nostre scelte”, ha aggiunto.

Particolarmente toccante il ricordo del direttore di produzione Francesco Fisfola, che ha voluto dedicare questa edizione alla memoria di Alessandro D’Angelo, storica anima della rassegna. “Il premio speciale in suo nome è solo un gesto – ha detto –. Il vero tributo sarà continuare a sentirlo come un faro discreto per il futuro del Festival”.

Con la chiusura di questa edizione, Castel dei Mondi non si ferma: il lavoro organizzativo prosegue già verso il Trentennale, con l’obiettivo di consolidare la sua identità di grande evento culturale capace di coniugare etica, civiltà e spettacolo.

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