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Il fatto

Porto di Taranto, stop all’arrivo del "Traghetto dell'Amianto"

L’Autorità portuale chiarisce: nessuna autorizzazione per l’attracco dell’ex traghetto Moby contenente amianto. “Prima la salute pubblica e l’ambiente”. Stop anche dal Comune

Il porto di Taranto

Il porto di Taranto

TARANTO – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha preso posizione in merito al caso della nave Drea, ex traghetto della compagnia Moby in attesa di bonifica per la presenza di lastre di amianto. L’ente ha precisato in una nota che non è stata concessa né verrà concessa alcuna autorizzazione per l’attracco del mezzo presso le banchine del porto di Taranto.

La decisione arriva in risposta alle preoccupazioni sollevate dalla cittadinanza riguardo ai rischi connessi al materiale tossico. «Le operazioni di bonifica – sottolinea l’AdSP – dovranno avvenire esclusivamente in condizioni di massima sicurezza, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di salute e ambiente».

L’Autorità ribadisce dunque la priorità assoluta di tutelare la salute pubblica e proteggere l’ecosistema marino e costiero del territorio ionico, allontanando ogni ipotesi di ingresso della Drea nello scalo tarantino.

Qualche minuto più tardi rispetto alla comunicazione dell'Authority arriva la presa di posizione del Comune di Taranto che «informa la cittadinanza che la nave Drea, contenente alcune parti con presenza di amianto, non attraccherà nel porto della città. Il sindaco Bitetti, in costante contatto con le autorità competenti, conferma che è stata esclusa ogni possibilità di ingresso e di svolgimento di operazioni di bonifica a Taranto. Le attività di bonifica e di smaltimento dell’amianto verranno eseguite esclusivamente in porti idonei e autorizzati, al di fuori del territorio comunale. L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare la vicenda con la massima attenzione, garantendo ai cittadini informazioni trasparenti e aggiornamenti puntuali».

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