Cerca

Cerca

Taranto

Battaglia sulla spiaggia Saint Bon: la Cassazione deciderà il futuro dei lavoratori civili della Difesa

La Cisl Fp denuncia anomalie e ombre nella gestione degli organismi di protezione sociale: “Non ci fermeremo, serve l’intervento della Marina e della politica”

Il Lido Saint Bon

Il Lido Saint Bon

TARANTO - È attesa per il 15 ottobre la decisione della Corte di Cassazione sul destino della spiaggia di Saint Bon. In quella sede si deciderà se i dipendenti civili della Difesa potranno continuare a usufruirne o se, a causa di un “vecchio errore” attribuito a Marigenimil Taranto, sarà dato il via libera alla realizzazione di un resort di lusso.

Il caso, che da anni alimenta polemiche, ha acceso la protesta dei lavoratori, i quali denunciano una sistematica erosione dei loro diritti, anche sul piano della protezione sociale, come già emerso in più controlli sulla spiaggia di Saint Bon e sulla sezione nautica di Santa Lucia.

Il segretario territoriale della Cisl Fp, Umberto Renna, ricorda come in passato la Marina Militare non sia sempre stata al fianco dei dipendenti civili. La sentenza della Corte d’Appello di Lecce sulla vicenda del parcheggio antistante la spiaggia – dichiarato in vendita nonostante non lo fosse – ha confermato l’ambiguità di alcune posizioni assunte nel tempo.

La memoria collettiva riporta inoltre agli anni bui delle inchieste su Maricommi, che portarono all’arresto del direttore dell’epoca e all’ingresso dei privati nella gestione degli Organismi di Protezione Sociale (OPS), con conseguenti derive di natura economica e politica.

Negli ultimi anni, tuttavia, Marina Sud ha difeso con forza i dipendenti, anche in tema di benessere, e si è spesa per garantire che la composizione dell’organo di controllo restasse affidata alle indicazioni dei lavoratori. Ma secondo la Cisl Fp questo non è bastato: Marigenimil Taranto, che non dipende da Marina Sud, avrebbe ignorato le sollecitazioni provenienti dallo Stato Maggiore Marina, dalla RSU locale e dallo stesso comando, rifiutandosi di accettare il tecnico indicato dai dipendenti.

Proprio quel tecnico, sottolinea il sindacato, si era distinto per aver messo in luce inadempienze gravi nella gestione degli OPS, trasformati in alcuni casi in strumenti di lucro e consenso politico. Una scelta che alimenta i sospetti e riporta “le ombre del passato”.

Renna denuncia la gravità della condotta di Marigenimil, che non avrebbe alcuna competenza nelle nomine, e chiede chiarezza: “Non si comprende perché un organismo chiamato a valutare i servizi per il personale civile debba essere composto da rappresentanti scelti dall’amministrazione invece che dai lavoratori”.

Da qui l’appello della Cisl Fp all’intervento del Capo di Stato Maggiore della Marina e del vertice politico nazionale, affinché si faccia finalmente luce sulle responsabilità di ieri e di oggi. «Questa volta non ci fermeremo», conclude Renna.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori