Uomo in coma dopo una lite per un tubo dell’acqua: arrestato il vicino di casa

ALEZIO - È ricoverato in rianimazione all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, in condizioni disperate, un uomo di 78 anni vittima di una brutale aggressione avvenuta per un presunto litigio condominiale. I carabinieri hanno arrestato un 43enne di Alezio, titolare di un’attività commerciale a Gallipoli, ritenuto responsabile del violento pestaggio avvenuto sabato 2 agosto in via Ferrante.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della stazione di Alezio e della compagnia di Gallipoli, il movente sarebbe legato a dissidi su questioni di vicinato, probabilmente per un tubo dell’acqua danneggiato. Il 43enne avrebbe accusato l’anziano di aver tagliato una tubatura dopo aver scavalcato il muro di recinzione, ma al momento questa circostanza non risulta confermata.

La lite si è trasformata rapidamente in violenza fisica. Dopo uno scambio di insulti, l’uomo più giovane avrebbe colpito il 78enne con almeno due o tre pugni al volto, ferendolo gravemente e facendolo cadere. In quel momento, stando a quanto emerso, era presente anche il figlio minorenne dell’aggressore, un bambino di 11 anni. Dopo l’aggressione, l’anziano avrebbe accusato un malore e perso conoscenza.

Immediato l’intervento dei sanitari del 118, che hanno trasportato la vittima al Dea del Vito Fazzi. I medici hanno riscontrato un’emorragia cerebrale e lo hanno intubato d’urgenza. L’uomo si trova ora in coma, collegato ai macchinari per la ventilazione assistita. La prognosi resta riservata e il quadro clinico è considerato estremamente critico.

Nel pomeriggio di oggi è scattato l’arresto. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con l'accusa è di lesioni personali gravissime per futili motivi, con l’aggravante della possibile permanenza di danni irreversibili alla vittima.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento, il 43enne si trovava all’interno del suo locale commerciale. Avrebbe avuto un malore e per questo è stato trasportato a sua volta in ospedale, dove ora si trova piantonato in attesa di ulteriori accertamenti.

L’inchiesta è in pieno corso: i carabinieri stanno acquisendo testimonianze e ulteriori elementi per chiarire con precisione le circostanze di un’aggressione che, da un banale diverbio di confine, si è trasformata in un episodio di violenza inaudita, lasciando un anziano in bilico tra la vita e la morte.