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Taranto

Il fascino senza tempo dell'Arsenale

La storia e le prospettive dello stabilimento, visita guidata e convegno con l’associazione “Marco Motolese” nell’ambito del progetto finanziato da AReSS

L'incontro

L'incontro

L’Arsenale Marittimo Militare di Taranto ha ospitato un’altra delle tappe dell’articolato percorso progettuale “Servizi per la terza età, cultura, partecipazione e impegno sociale”, predisposto dall’associazione “Marco Motolese” e destinatario di un finanziamento dell’AReSS - Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale della Regione Puglia.

Lo scorso 30 maggio, l’iniziativa (che vede come partner il Club per l’Unesco di Taranto, Anteas Grottaglie, Ragazzi in gamba e Kairos, oltre ad aver ottenuto il patrocinio di Regione Puglia, Comune e Provincia di Taranto, Comando interregionale marittimo Sud e Arsenale Marittimo Militare) ha quindi raggiunto un altro degli ambiziosi obiettivi che si era posta, con lo scopo di promuovere la scoperta delle bellezze territoriali da parte dei destinatari, oltre che l’invecchiamento attivo.

«L’obiettivo generale del progetto – ha dichiarato Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’associazione “Marco Motolese” – è favorire incontri formativi teorico-esperienziali legati alle attività tipiche della città di Taranto, espletati anche grazie alla Marina Militare, con particolare riferimento alle unità navali e ai sommergibili. Tale obiettivo ci ha visti protagonisti durante la visita guidata del 30 maggio in Arsenale, grazie al personale volontario della CNS-ANMI, a margine della quale abbiamo avuto il piacere di ascoltare le relazioni del dottor Michele Balestra e dell’ammiraglio Pasquale De Candia, direttore dell’Arsenale, rispettivamente sugli aspetti storici della struttura e sulla sua proiezione verso le moderne tecnologie, alla luce del suo glorioso passato».

L’incontro ha ottenuto un ottimo successo anche grazie alla disponibilità di un altro partner progettuale, la “Componente Nazionale Sommergibilisti” dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, rappresentata dal suo vicepresidente, l’ammiraglio Filippo Casamassima (che è anche segretario del Club per l’Unesco di Taranto).

Un’intera mattinata dedicata all’Arsenale, quindi, un’autentica miniera di informazioni, molte delle quali riportate dal dottor Balestra nel suo intervento intitolato “La storia di Taranto, del suo mare e dell’Arsenale militare marittimo”, lavoro accompagnato da una serie di immagini che, grazie alla competenza e alla passione del relatore, è stato motivo di interesse da parte dei giovani studenti presenti.

Galluzzo Motolese e De Candia 

L’ammiraglio De Candia, invece, ha tenuto una relazione intitolata “Il presente e le prospettive dell’arsenale a Taranto”. L’ufficiale ha descritto le capacità operative attualmente espresse dall’Arsenale e le prospettive di sviluppo più significative, in corso di realizzazione o in fase di progettazione. Partendo dalla mappa della struttura, sono stati mostrati i principali assetti dello stabilimento: le banchine dove vengono ormeggiate le navi in sosta lavori e i bacini dove vengono messe a secco, due in muratura e due galleggianti.

Oltre che stabilimento, l’Arsenale è anche una stazione appaltante in grado di sviluppare e svolgere un significativo volume di attività contrattuali da parte di ditte, prevalentemente dell’indotto locale. Il direttore De Candia ha quindi mostrato il lungo elenco di unità oggetto di manutenzione negli ultimi mesi e le unità che la riceveranno nel prossimo anno: dalle unità più moderne a quelle in servizio da più tempo, di tutte le classi, inclusi sommergibili e unità radiate, queste ultime da predisporre per la demolizione.

Sono state presentate, inoltre, le maestranze all’opera in alcune tra le numerose tipologie di lavorazioni svolte da circa mille dipendenti tra civili e militari, inclusi i circa 150 nuovi assistenti tecnici assunti a luglio 2024. Il direttore è passato quindi ad accennare alle nuove costruzioni in itinere per consolidare e rafforzare le capacità disponibili come stabilimento, dal nuovo bacino galleggiante da 10mila tonnellate, che sostituirà uno dei due attuali da 6mila tonnellate, a officine e laboratori costruiti restaurando e adeguando gli edifici storici esistenti. Importanti progettualità, in fase più o meno avanzata di sviluppo, riguardano infine la musealizzazione di officine e altri siti dell’Arsenale

In conclusione, De Candia ha richiamato i più importanti eventi di apertura dell’Arsenale al Territorio, a partire dalla costituzione dell’hub vaccinale, fino al Festival della Cultura Paralimpica con la presenza del presidente Sergio Mattarella, non dimenticando le sessioni di PCTO svolte ogni anno con alcune centinaia di studenti provenienti da una dozzina di istituti della città e della provincia di Taranto.

L’ammiraglio Casamassima, attraverso la storia delle unità navali e dei sommergibili custoditi in Arsenale, ha concluso realizzando un percorso di conoscenza declinato nel rapporto tra Taranto, il mare e la Marina Militare.

Come detto, all’evento hanno partecipato anche più di sessanta studenti della sezione nautica dell’istituto “Archimede” e dell’Istituto Masterform, accompagnati dai loro docenti e dalle dirigenti Patrizia Capobianco e Maria Rosaria Donadei. Presenti anche i soci delle associazioni partner del progetto.

Il pubblico 

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