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Taranto

Lavoro nero e scontrini fantasma, controlli in bar, ristoranti e imprese edili: 7 imprenditori nei guai

Dieci lavoratori irregolari scoperti in cinque comuni, riscontrate anche numerose violazioni fiscali: segnalato un datore di lavoro per la sospensione dell’attività

La Guardia di Finanza a Taranto

La Guardia di Finanza a Taranto

TARANTO - Prosegue senza sosta l’azione di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione fiscale da parte delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto, che negli ultimi giorni hanno portato alla luce 10 casi di impiego irregolare in diverse attività economiche distribuite sul territorio.

I controlli, condotti nell’ambito del monitoraggio sull’economia sommersa, hanno interessato le aree di Martina Franca, Palagianello, Pulsano, Sava e Manduria, dove i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito verifiche mirate presso numerose realtà imprenditoriali. Le attività ispezionate comprendono ristoranti, gelaterie, sartorie, imprese edili e aziende di trasporto merci.

All’esito degli accertamenti, sono stati identificati 7 datori di lavoro ritenuti responsabili dell’impiego di manodopera in nero, uno dei quali è stato segnalato all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per l’eventuale attivazione della sospensione dell’attività commerciale. Un provvedimento che, se applicato, comporterebbe l’interruzione immediata dell’esercizio.

Parallelamente, i finanzieri jonici hanno condotto interventi fiscali mirati per verificare la corretta trasmissione dei corrispettivi telematici. In numerosi casi sono state riscontrate violazioni agli obblighi di memorizzazione e invio dei dati fiscali, con irregolarità riscontrate in esercizi di diversa natura, tra cui macellerie, panifici, ristoranti, negozi di alimentari e rivendite di articoli per la casa.

L’attività ispettiva si inserisce in una più ampia strategia di tutela della legalità economica, volta a contrastare pratiche sleali che minano la concorrenza e alterano il mercato. Il ricorso al lavoro nero e l’evasione degli obblighi fiscali – spiegano dalla Guardia di Finanza – rappresentano una minaccia concreta per la stabilità finanziaria del Paese, poiché puntano a ridurre illegalmente i costi aziendali, sottraendo risorse allo Stato e penalizzando gli operatori economici onesti.

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