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Taranto

Continuità territoriale dell'Arlotta, il Ministero chiede integrazioni: la Regione accelera sul dossier voli

Lo studio dell’Università di Bergamo convince il Ministero, ma servono dati più dettagliati sulla domanda di trasporto. Ciliento: “Strumento essenziale per collegare i territori periferici”

Un aereo Swissair in fase di atterraggio sulla pista dell'aeroporto di Grottaglie (foto scattata il 24 gennaio 2019))

Un aereo Swissair in fase di atterraggio sulla pista dell'aeroporto di Grottaglie (foto scattata il 24 gennaio 2019))

BARI - Un nuovo passo avanti nel percorso che potrebbe portare al riconoscimento della continuità territoriale per i collegamenti aerei dagli scali di Foggia, Grottaglie e Brindisi. Con una comunicazione ufficiale datata 13 maggio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto alla Regione Puglia di integrare il dossier tecnico trasmesso ai primi di aprile, con ulteriori approfondimenti sulle realistiche esigenze di mobilità aerea dei territori interessati.

Il documento ministeriale rappresenta un passaggio decisivo per attivare il confronto con la Commissione europea, necessario per ottenere l’autorizzazione all’introduzione di oneri di servizio pubblico (OSP), ovvero contributi pubblici che garantiscano i collegamenti da e verso le aree periferiche non servite adeguatamente dal mercato.

La Regione ha già avviato l’iter per rispondere in tempi brevi: gli approfondimenti richiesti dal MIT sono stati commissionati ad aprile da Aeroporti di Puglia al centro ICCSAI – Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo, autore dello studio preliminare già trasmesso a Roma. Il lavoro dell’ateneo lombardo è stato valutato positivamente dal Ministero, che ha riconosciuto la qualità dell’analisi, in particolare nella parte che evidenzia le criticità infrastrutturali e logistiche dei territori coinvolti.

Tuttavia, il MIT ha sottolineato la necessità di dati ancora più puntuali, in particolare quelli riferiti alla domanda potenziale di trasporto sulle rotte da sottoporre a OSP. In altre parole, occorre stabilire in modo chiaro quanti cittadini non riescono oggi a spostarsi per carenza di collegamenti e rapportare queste stime all’offerta attuale, per giustificare l’introduzione di un servizio a sostegno pubblico.

Solo una volta completata questa integrazione, il dossier potrà essere inoltrato alla Commissione UE, che dovrà accertare il rispetto delle norme sulla concorrenza. In caso di esito positivo, sarà convocata la Conferenza dei servizi per l’approvazione definitiva del piano.

L’assessore regionale ai Trasporti, Debora Ciliento, ha commentato con soddisfazione: “Con questa nota il Ministero ribadisce il proprio sostegno alla Regione e conferma la correttezza dell’approccio finora seguito. Siamo perfettamente d’accordo sull’importanza di costruire un modello equilibrato, che risponda davvero alle esigenze dei territori e salvaguardi le dinamiche del mercato aereo”.

Una volta pronto il documento definitivo, sarà compito dell’Assessorato ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile condividerlo con la V Commissione consiliare Trasporti e con tutti i soggetti coinvolti, come già anticipato nella nota inviata a fine aprile dallo stesso assessorato al MIT e ribadito nell’ultima audizione consiliare.

La continuità territoriale non è solo una misura tecnica – ha concluso Ciliento – ma uno strumento fondamentale per garantire equità, connessioni e sviluppo ai territori meno centrali della nostra regione”.

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