L'Arma non dimentica l'eroismo del maresciallo Spera

TRANI – Sono passati ventisei anni dalla scomparsa del Maresciallo Maggiore Giuseppe Spera, carabiniere originario di San Ferdinando di Puglia, la cui vita e il cui esempio continuano a rappresentare un punto di riferimento per l’intera comunità e per l’Arma dei Carabinieri.

All’età di 24 anni, Spera si rese protagonista di un’azione tanto pericolosa quanto eroica, che gli valse il conferimento della Medaglia di Bronzo al Valor Militare. In servizio nel padovano, durante una perlustrazione notturna con un collega e il comandante della sua stazione, si trovò di fronte a quattro persone sospette. Alla richiesta di fermarsi, uno di loro aprì il fuoco. Spera, insieme al collega, rispose prontamente agli spari, riuscendo a colpire uno degli aggressori.

Nonostante la pioggia di proiettili, anche da parte di altri complici nascosti nelle campagne circostanti, il giovane carabiniere non esitò a inseguire il fuggitivo, riuscendo infine ad arrestarlo mentre ancora impugnava l’arma. Un gesto di grande coraggio e sangue freddo, che testimoniava il suo profondo senso del dovere.

Uomo di profonda umanità, padre di dieci figli, Giuseppe Spera viene ricordato come un uomo generoso, presente e sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Un esempio di dedizione, sia nella vita familiare che nella divisa.

Proprio per rendere omaggio a questo spirito di servizio, la sua immagine è stata inserita nell’Agorà degli Eroi all’interno del Comando Provinciale dei Carabinieri della BAT, in un dipinto realizzato dalla professoressa Antonella Palmitessa. Un tributo che unisce memoria e riconoscenza, per non dimenticare il valore di chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio degli altri.