Lavoratori in nero e violazioni sulla sicurezza: sospesa un’azienda del tessile

MARTINA FRANCA - Controlli serrati nel comparto manifatturiero di Martina Franca, dove un’impresa del settore confezioni è finita sotto la lente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto e dei Carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro di Taranto e Napoli. Il blitz è avvenuto lo scorso 14 marzo, nell’ambito di un’operazione congiunta finalizzata a contrastare il lavoro irregolare e a verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel corso del sopralluogo, gli ispettori hanno accertato una situazione di forte criticità occupazionale: su cinque dipendenti presenti, due risultavano completamente privi di contratto, impiegati senza alcuna copertura assicurativa né tutela legale. Un’anomalia che ha fatto scattare immediatamente le procedure di sospensione dell’attività, come previsto dalla normativa vigente in caso di superamento della soglia del 10 per cento di lavoro nero.

Ma le irregolarità non si sono fermate qui. Gli operatori hanno riscontrato anche gravi carenze nei protocolli di sicurezza aziendale, tra cui la totale assenza del documento di valutazione dei rischi, obbligatorio per legge e indispensabile per garantire l’incolumità dei lavoratori.

Alla luce di quanto rilevato, sono stati adottati provvedimenti sanzionatori per un ammontare complessivo di circa 21.000 euro, a carico del titolare dell’impresa. Le verifiche rientrano in un più ampio piano di controlli che punta a far emergere le sacche di lavoro sommerso e a contrastare le pratiche aziendali scorrette, ancora troppo diffuse in alcuni settori del territorio.

L’azione sinergica tra ispettori e militari ha confermato la necessità di mantenere alta l’attenzione sul rispetto delle regole in ambito lavorativo, soprattutto in comparti come quello tessile, strategico per l’economia locale ma spesso oggetto di dinamiche opache.