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Lecce

Una 14enne invia brevi filmati intimi all'amico 26enne che li diffonde tra gli amici. Scatta la condanna

La triste storia nel Salento: il giovane è stato condannato a 4 anni, la ragazzina costretta a una vita di clausura e depressione

Polizia Postale

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LECCE - Una vicenda di profonda tristezza ha scosso la vita di un comune salentino. Una ragazza di soli 14 anni, vittima di un crudele tradimento, ha visto la sua intimità violata e la sua vita stravolta. I video che aveva ingenuamente inviato al ragazzo di cui si fidava, sono stati diffusi senza scrupoli, trasformando la sua esistenza in un incubo.

L'inizio dell'incubo: fiducia tradita e video diffusi

La giovane, in un momento di fragilità, aveva acconsentito a inviare brevi filmati intimi a un ragazzo di 26 anni, con il quale aveva un rapporto di conoscenza. Mai avrebbe immaginato che quei pochi secondi di confidenza si sarebbero trasformati in un'arma di distruzione. Il ragazzo, senza alcuna remora, ha condiviso i video con amici e conoscenti, scatenando una spirale di pettegolezzi e derisione che ha travolto la ragazza.

Isolamento e depressione: una vita segnata

La vergogna e il dolore hanno costretto la giovane a rinchiudersi in casa, isolandosi dal mondo esterno. La sua vita sociale e scolastica ne ha risentito gravemente, sprofondandola in uno stato depressivo che ha lasciato cicatrici profonde. La sua adolescenza, un periodo di crescita e scoperta, è stata brutalmente interrotta da un atto di violenza inaudita.

La condanna: giustizia parziale

Il tribunale di Lecce ha emesso una sentenza di condanna a 4 anni di reclusione per il 26enne, ritenuto responsabile di pornografia minorile. Inoltre, sono state disposte pene accessorie che prevedono l'interdizione perpetua da incarichi legati alla tutela dei minori e l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Una provvisionale di 15mila euro è stata riconosciuta ai genitori della vittima, rappresentati dall'avvocato Mario Coppola, mentre il resto del danno sarà quantificato in sede civile.

La lotta per la giustizia continua

La sentenza rappresenta un primo passo verso la giustizia, ma la strada è ancora lunga. Gli avvocati Luigi Covella e Claudio Mangia, difensori del condannato, hanno annunciato l'intenzione di appellare la sentenza. La giovane vittima, nel frattempo, continua la sua battaglia per ricostruire la sua vita, segnata da un tradimento che ha lasciato ferite profonde.

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