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Lecce
13 Marzo 2025 - 07:27
Gli artificieri dei carabinieri - archivio
LECCE - È una notte che Corsano non dimenticherà facilmente quella appena trascorsa. Poco dopo le due e mezza, un attacco mirato ha colpito un imprenditore del luogo, titolare di una ditta specializzata in lavori di scavo. Un’azione violenta, inquietante per le modalità e per l’obiettivo, che ha provocato ingenti danni a mezzi di lavoro, veicoli privati e a un’abitazione, mettendo in allarme l’intera comunità.
Le fiamme sono divampate in due punti distinti. Gli escavatori dell’azienda erano custoditi all’interno di un cantiere situato fuori dal centro abitato, mentre le automobili di proprietà dell’imprenditore erano parcheggiate in via della Libertà, una zona residenziale della cittadina salentina. I roghi, appiccati quasi contemporaneamente, hanno distrutto tutto ciò che era nel mirino. Il fuoco si è propagato fino a coinvolgere anche la facciata di un’abitazione adiacente, rendendola non più abitabile a causa dei danni strutturali riportati.
A domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase, che hanno lavorato a lungo per riportare la situazione sotto controllo. Ma è al termine delle operazioni di spegnimento che è emerso l’elemento più inquietante di tutta la vicenda: proprio davanti all’ingresso dell’abitazione dell’imprenditore è stato rinvenuto un ordigno inesploso. Un segnale chiaro, minaccioso, che lascia poco spazio ai dubbi sul carattere intimidatorio dell’attentato.
L’area è stata immediatamente isolata, mentre sul posto sono arrivati gli artificieri provenienti da Lecce, affiancati dai carabinieri della compagnia locale, che hanno dato il via alle indagini. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’intera dinamica dell’attacco, valutando ogni elemento utile per risalire ai responsabili. Al vaglio ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, nella speranza che abbiano ripreso movimenti sospetti nelle ore precedenti l’attentato.
Non si esclude che il gesto sia legato a pressioni di tipo estorsivo o a vendette maturate nell’ambiente economico locale, ma gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull’ipotesi investigativa principale. Di certo, si tratta di un’azione pianificata nei dettagli, con l’obiettivo evidente di colpire duramente e mandare un messaggio chiaro.
La comunità di Corsano si è svegliata sotto shock. L’eco dell’attacco ha già sollevato preoccupazione e indignazione, non solo tra i cittadini, ma anche tra le istituzioni locali. L’auspicio è che le indagini portino al più presto all’individuazione dei responsabili, perché atti del genere rappresentano una ferita profonda per l’intero tessuto sociale e richiedono una risposta decisa da parte dello Stato.
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