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Il lutto

Addio a Leonardo Rinella, il magistrato che sfidò la mafia e pagò l'isolamento

Trani e Bari ricordano il giudice simbolo della lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione

Il Tribunale di Trani

Il Tribunale di Trani dove ha lavorato a lungo Leonardo Rinella

BARI - Scomparso all'età di 87 anni, Leonardo Rinella, ex magistrato di spicco e figura centrale nella lotta alla criminalità organizzata e alla sostenibilità ambientale delle imprese  negli Anni '80 e '90, lascia un'eredità di coraggio e impegno civile. Per anni dirigente della Procura presso la Pretura Circondariale di Trani, Rinella è ricordato per le sue indagini che hanno segnato la storia giudiziaria pugliese.

Tra i momenti più drammatici della sua carriera, la denuncia di un complotto politico-imprenditoriale rivelato dall'ex boss mafioso Salvatore Annacondia, che svelò un piano per eliminarlo fisicamente a causa delle sue inchieste. Sentendosi isolato e abbandonato, Rinella lasciò Trani e rinunciò al ruolo di Capo Procuratore, ma il suo impegno non si fermò mai.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha ricordato la figura del magistrato con parole cariche di ammirazione:
“In queste ore è venuto a mancare il giudice Leonardo Rinella, magistrato impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Con le sue inchieste più famose, ‘Conte Ugolino’ e ‘Canto del Cigno’, Rinella ha inferto duri colpi al sistema di potere mafioso nei territori pugliesi. Fine intellettuale e scrittore sensibile e impegnato, è stato un combattente civico contro l'indifferenza e la sottovalutazione del potere criminale che dominava Bari e la Puglia negli anni Novanta”.

La sua figura rimarrà simbolo di resistenza civile e integrità morale in un'epoca segnata dalla pervasività del potere mafioso.

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