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Il caso

Nuove minacce al deputato Stefanazzi: lettera intimidatoria recapitata alla vigilia di Natale

Secondo episodio in sei mesi per il parlamentare leccese del PD, che denuncia alla Digos di Lecce. Le reazioni di Emiliano e De Santis

L'on. Claudio Stefanazzi

L'on. Claudio Stefanazzi

LECCE - Ancora un episodio di intimidazione nei confronti del deputato leccese del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi. Alla vigilia di Natale, una nuova lettera di minacce è stata recapitata alla sua abitazione, il secondo caso in soli sei mesi.

Il parlamentare ha prontamente denunciato l’accaduto alla Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (Digos) della Questura di Lecce, confermando in una breve nota la propria determinazione a proseguire l’attività politica e istituzionale, “confidando, come sempre, nelle autorità”.

La condanna del PD Puglia e di Emiliano

Il segretario del PD Puglia, Domenico De Santis, ha espresso solidarietà: “Questo atto vile e inaccettabile colpisce chi, come Claudio Stefanazzi, affronta con serietà e coraggio un importante impegno istituzionale. Non arretreremo di fronte a chi tenta di intimidirci.”

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha condannato l’episodio: “L’ennesima lettera di minacce mi riempie di rabbia. Vorrei poter proteggere lui e la sua famiglia dall’ansia e dalla paura, ma lo Stato deve fare la sua parte: è urgente proteggere chi si impegna con dedizione per il bene pubblico e assicurare alla giustizia i responsabili di questi gravissimi gesti.”

Un clima preoccupante nel territorio

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione. Recentemente, Stefanazzi aveva presentato un’interrogazione parlamentare sui gravi fatti accaduti a Melissano, un’azione che potrebbe aver inasprito gli animi in un clima già difficile.

Con questo secondo episodio in pochi mesi, si riaccende l’attenzione sulla necessità di un fronte compatto delle istituzioni per contrastare con fermezza ogni forma di intimidazione, a tutela della democrazia e della sicurezza dei rappresentanti politici.

Il procedimento giudiziario si trova ancora nella fase preliminare.

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