Trattamento di fine mandato ai Consiglieri regionali, «Sbagliare è umano, perseverare è diabolico»

BARI - Si riaccende il dibattito sull’assegno di trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali, riproposto in sede di approvazione del bilancio regionale. Una misura che divide l’opinione pubblica e trova la ferma opposizione di Confindustria Puglia.

“Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, criticando la proposta, definita “un privilegio ingiustificato per chi già beneficia di ingenti emolumenti”. Fontana ha evidenziato come questa iniziativa venga sistematicamente ripresentata in periodi strategici, come le ferie estive o la pausa natalizia, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’operazione.

Una misura che allontana la politica dalla realtà sociale

Il presidente di Confindustria, affiancato da altre organizzazioni sindacali e datoriali, ha sottolineato che l’introduzione di questa indennità rappresenterebbe un ulteriore distacco della classe politica dalla realtà quotidiana dei cittadini.

“In un momento di difficoltà economica e sociale, aumentare i costi della politica è una scelta inopportuna”, ha affermato Fontana, lanciando un appello al Presidente della Regione Michele Emiliano e al Consiglio regionale.

La priorità: lavoro, imprese e salute

Fontana ha invitato le istituzioni a concentrare le proprie energie su temi urgenti come tutela del lavoro, supporto alle imprese e rafforzamento del sistema sanitario pubblico. Ha inoltre ricordato la scelta lungimirante del 2012, quando misure simili furono abolite, definendo la reintroduzione dell’assegno un “passo indietro” rispetto a quel modello virtuoso.

Con questa dura presa di posizione, Confindustria Puglia ribadisce la necessità di un cambio di rotta, in linea con le esigenze dei cittadini e delle imprese, per non alimentare ulteriormente il distacco tra politica e società.