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Il protocollo
29 Novembre 2024 - 06:15
La firma del protocollo
È stato sottoscritto nei giorni scorsi, presso l’Aula Dibattimento del Tribunale per i Minorenni di Taranto, il protocollo operativo “Parto in anonimo ed altre situazioni di pregiudizio per il neonato”. A siglare il documento, frutto di una collaborazione interistituzionale, la dottoressa Patrizia Famà, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Taranto; la dottoressa Pina Montanaro, Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Taranto e il dottor Vito Gregorio Colacicco, Direttore Generale ASL Taranto.
Il protocollo stabilisce linee guida e procedure condivise tra operatori sanitari e Autorità Giudiziaria per la gestione sia dei casi di parto in anonimato che i casi di nascita di neonati non riconosciuti o non riconoscibili da uno o entrambi i genitori.
Tra gli obiettivi principali del protocollo vi è, in primis, la tutela della donna durante la gravidanza e al momento del parto, garantendo il diritto all’anonimato e la riservatezza delle madri che decidono di non riconoscere il neonato. Fondamentale è anche la protezione del neonato, dalla nascita fino all’affidamento etero familiare o preadottivo, attraverso interventi sociosanitari tempestivi e uguali per tutti. Nel documento, inoltre, sono riportate disposizioni specifiche per le strutture ospedaliere, tra le quali procedure per la corretta gestione del parto anonimo; la conservazione riservata degli atti identificativi della donna che sceglie di partorire in anonimato, nel rispetto della normativa vigente; disposizioni che disciplinano i casi in cui il personale sanitario rilevi, al momento della nascita o in successivi ricoveri, situazioni di pregiudizio legate a problematiche sanitarie della madre, incapacità della madre di accudire il neonato, evidente disagio sociale o familiare.
«Il rinnovo del protocollo si adegua alle nuove normative, garantendo un intervento efficace e coordinato – dichiara Patrizia Famà, Presidente del Tribunale per i Minorenni - La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per assicurare una tutela concreta dei diritti della madre e del neonato».
«In queste situazioni è importante fare rete tra istituzioni, individuare procedure di lavoro comuni alle parti che compongono la rete, per una diretta messa in campo delle azioni necessarie a tutela della madre e del neonato» conferma Pina Montanaro, Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
«Il protocollo delinea le linee guida operative che il personale sanitario deve seguire e garantire nel momento in cui una donna si affida al sistema sanitario per partorire in anonimato, a tutela sia della partoriente che del neonato – dichiara Vito Gregorio Colacicco per Asl Taranto - È importante che a queste procedure segua una formazione specifica del personale».
Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei neonati in condizioni di vulnerabilità e delle madri, promuovendo una sinergia tra sistema giudiziario e sanitario per una risposta integrata ed efficace.
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Testata: Buonasera
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