«Ho presentato ai 26 enti interessati, via pec, le osservazioni al progetto della LUTUM Srl, nello specifico, alla domanda di PAUR, relativa alla "Riattivazione di una installazione di smaltimento rifiuti non pericolosi", ubicata in località Palombara nel Comune di Taranto, in previsione della conferenza dei servizi del prossimo 19 novembre».
È quanto annunciato da Cosimo Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per il coordinamento del Piano Taranto.
«Le personali osservazioni - scrive Borraccino - partono richiamando preliminarmente le precedenti osservazioni inviate, dal sottoscritto, il 12 luglio del 2023, per specificare che, a mio parere, la procedura è di competenza regionale.
La prima questione posta riguarda gli aspetti urbanistici e nello specifico il parere del Comune di Taranto, reso nell’ambito dell’istanza di AIA, secondo cui “l’intervento di che trattasi non risulta esser conforme alle originarie destinazioni urbanistiche. Quanto dichiarato dal Comune di Taranto, non si condivide, in quanto lo scrivente ritiene vi siano delle competenze Comunali che vanno esercitate. Come affermato nel parere, l’intervento non è conforme allo strumento urbanistico, pertanto la discarica in questione, per poter essere autorizzata, deve ottenere il provvedimento di variante urbanistica da parte del Comune di Taranto.
Non si condivide l’affermazione riportata nel parere secondo cui “il progetto in questione non comporta alcuna ulteriore modifica alla destinazione urbanistica approvata con gli atti sopra riportati”, in quanto gli “atti”, citati nel parere comunale, sono palesemente ed indubbiamente scaduti e poi, più specificamente ne spiego le ragioni nel documento inviato. A riprova, basti considerare che il Comune di Taranto NON hai mai tenuto conto nel proprio PRG dell’ ”ipotetica” variante urbanistica che riporta, correttamente, la suddetta zonizzazione, come peraltro confermato dalla stessa società proponente nell’istanza di PAUR.
Pertanto, similmente a quanto avvenuto in procedimento analogo attualmente in corso (istanza PAUR della STF S.r.l, impianto localizzato nel Comune di Massafra), sempre di competenza della Provincia di Taranto - ove, come in questo caso, vi è la necessità della variante urbanistica - il Comune dovrà rendere la Deliberazione del Consiglio Comunale sull’ammissibilità o meno della Variante urbanistica.
La seconda questione riguarda il Piano Regionale dei rifiuti ed in particolare l’attuale piano prevede il criterio escludente per i “Siti potenzialmente contaminati, tranne i casi per i quali il proponente, pur se non responsabile, provvede ad attuare le procedure e le attività di caratterizzazione ambientale, nonché ogni adempimento successivo e/o necessario”. Come affermato dallo stesso proponente le attività di MISE/MIPRE sono ancora in corso (a distanza di diversi anni dall’ordinanza provinciale), per cui il proponente non ha curato e terminato “ogni adempimento successivo e/o necessario” alle attività di caratterizzazione ambientale.
Il vincolo “escludente” si ritiene, pertanto, cogente ed applicabile da parte della Provincia.
E’ evidente che in questa situazione non è posssibile autorizzare una discarica perché non vi è alcuna certezza della salubrità degli ambienti di lavoro e, più in generale, della sicurezza del sito.
Tutte quelle sopra esposte sono deduzioni tecnico/normative ineludibili ed incontestabili che il Settore Ecologia della Provincia di Taranto deve considerare al fine di una valutazione oggettiva dell’intervento e che la devono portare, a parere dello scrivente, ad esprimere parere negativo, stante l’incontrovertibile presenza del vincolo “escludente” del PRGRS (piano regionale dei rifiuti) e le criticità urbanistiche a causa della mancata espressione del parere sulla necessaria variante urbanistica da parte del Comune di Taranto».
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