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Bari

Carabinieri aggrediti, il Sindacato Sim: «Ora pene esemplari»

Chiesto un incontro urgente con il Governo per evitare un pericoloso effetto emulazione

Il carabiniere aggredito a Locorotondo

Il carabiniere aggredito a Locorotondo

BARI - Il nuovo episodio di violenza ai danni di carabinieri ha suscitato una ondata di reazioni del mondo politico e sociale. In prima linea i sindacati dei carabinieri.

Dopo il caso di Locorotondo, infatti, nuova aggressione a Rutigliano. Il SIM Carabinieri, sindacato che da tempo denuncia l'aumento di tali episodi di violenza contro gli operatori di polizia, sottolinea che non c'è più tempo da perdere.

"Riteniamo necessario un immediato intervento legislativo affinché reati come violenza, resistenza, lesioni e minaccia a pubblico ufficiale vengano puniti con pene esemplari", ha dichiarato il Segretario Generale di SIM Carabinieri, Antonio Serpi.

Il SIM Carabinieri richiama con forza tutte le forze politiche ad agire rapidamente per garantire la massima sicurezza agli operatori di servizio, assicurando loro le dovute tutele durante l'espletamento delle loro funzioni.

"Se non si interviene immediatamente, si rischia un effetto emulativo in tutto il Paese", ha continuato Serpi, aggiungendo che è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti concreti, a tutela dei colleghi che operano quotidianamente sul campo e a beneficio delle comunità che servono da oltre 200 anni. Il SIM Carabinieri ribadisce la richiesta di un incontro urgente con il Governo per discutere misure concrete e tempestive volte a prevenire ulteriori episodi di violenza. Ai colleghi feriti va il nostro augurio di pronta guarigione, con la piena disponibilità di SIM Carabinieri a tutelarli nelle sedi opportune.

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