«Ieri la Provincia di Taranto ha affrontato, nella conferenza dei servizi, l’esame della riapertura della discarica Vergine, presentata dalla società Lutum. Leggo comunicati trionfalistici che non hanno luogo perché la pratica non è stata chiusa!».
Così Cosimo Borraccino Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto.
«Anche su questa vicenda - scrive Borraccino - Melucci, come Sindaco di Taranto e come Presidente della Provincia non ha proferito parola analogamente a quanto fatto, anzi non fatto, quest’estate, durante la fase delle osservazioni, disertando la grande manifestazione di Lizzano! Un silenzio a dir poco imbarazzante…! Non possiamo pertanto affermare che la Provincia ha rigettato l'istanza perché non è stato ancora pubblicato il verbale di conferenza. È bene dirlo…
Vedo soggetti che non hanno mosso un dito, ad esempio presentando delle osservazioni, come prevede l’iter, al contrario di quanto fatto dal sottoscritto che, l’estate scorsa, è stato il primo a protocollare “osservazioni sostanziali”, così come si può leggere sul sito della Provincia di Taranto.
Allora riassumo sinteticamente cosa è avvenuto ieri, lo stato delle cose è il seguente:
1) Il Comune di Taranto, con la direzione #urbanistica, essenzialmente non dice pressoché nulla.
2) L’ Autorità Di Bacino ha chiesto integrazioni.
3) Arpa Puglia, oltre a chiedere alla Provincia di chiarire se l'istanza vada soggetta a VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), rileva diverse ed importanti carenze tecniche in merito all'istanza ed al progetto;
4) Il Comune di Taranto, con la Direzione Ambiente, rileva oltre alla questione della VIA, anche una carenza tecnica su una procedura che afferiva un cava in tufo adiacente alla discarica.
Alla base di tutto quindi vi è la questione della VIA, da me sollevata, per primo in ordine di tempo, nelle osservazioni.
Pertanto non bisogna lasciarsi andare ad inutili trionfalismi giacche la partita è ancora aperta con la questione sulla procedura VIA che è ancora da chiarire! Manteniamo quindi alta l’attenzione, così come fatto in questi mesi dalla base del PD, attraverso i circoli territoriali, dalle associazioni ambientaliste, da molte amministrazioni comunali e da altri partiti dal fronte progressista. Di sicuro noi non ci fermeremo!».
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