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Comune caos: i commenti

«Se Melucci vuole essere di aiuto alla città ha ora una sola possibilità: dimettersi»

Durissime le parole del Consigliere comunale Gianni Liviano

Gianni Liviano

Gianni Liviano

«Il bilancio ieri è passato con solo sedici voti a favore (compreso quello del Sindaco). Siamo quindi di fronte ad un dato evidente: la maggioranza non c’è più».

Così il Consigliere comunale Gianni Liviano.

«Il tempo - prosegue la nota - ci racconterà poi se è vero che  un gruppo di consiglieri riconducibili, per appartenenza diretta o indiretta, all’area di governo nazionale, siano disponibili a sostenere Melucci e i suoi, o se si tratti solo di infelici illazioni giornalistiche. Nella prima ipotesi questa esperienza di consiliatura potrebbe continuare, fino addirittura a strutturarsi in maniera organica, ribaltando completamente nei fatti l’esito delle elezioni di un anno fa, nel secondo caso invece questo consiglio, per quanto ieri abbia approvato il bilancio di previsione, non ha nessuna aspettativa di vita e perpetuarne l’esistenza sarebbe, oltre che  un’ostinazione priva di senso, un rischio gravissimo per tutta la comunità

Infatti, in un contesto in cui la Politica è completamente assente, per volonta’ del sindaco, per debolezza cronica dei partiti e per incosistenza di molti dei protagonisti, il rischio altissimo è che il collante che unisca coloro che ancora ritengono di poter sorreggere Melucci, oltre alla personale ansia di sopravvivenza, possa essere   il mercato. Il mercato prevede sempre una domanda, un’offerta e un prezzo da pagare. 

E se il sindaco, per rimanere in piedi,  dovrà essere di volta in volta costretto a fare accordi con i singoli che lo sostengono, il prezzo che dovrà pagare sarà interamente a carico della città.

Essere governati da un’armata brancaleone di questo tipo, con un sindaco in piena confusione,  in una città dove tra iust transition fund, pnrr, giochi dei mediterraneo, tavolo cis e finanziamenti regionali, sono in arrivo circa un miliardo e settecento milioni di euro, desta spavento e preoccupazione.Il momento per la città è epocale: una cattiva gestione di queste risorse pregiudicherebbe la qualità della vita dei nostri figli e delle future generazioni 

Se Melucci vuole essere di aiuto alla città ha ora una sola possibilità: dimettersi e considerare chiusa la sua esperienza politica. Ostinarsi a proseguire questa consiliatura rischia di essere  uno schiaffo in faccia al futuro di Taranto».

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