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Il retroscena

Il dopo-Melucci: lo scambio Pd-M5S. Ma i Cinquestelle smentiscono

La crisi a Taranto si intreccia con le elezioni amministrative di Bari 2024

Il Palazzo di Città di Taranto

Il Palazzo di Città di Taranto

Una ghiotta indiscrezione rimbalza da Bari e riguarda direttamente Taranto e il dopo Melucci. Nel capoluogo di regione sono in corso le trattative per decidere i candidati che dovranno darsi battaglia per succedere ad Antonio Decaro.

Il centrodestra sembra intenzionato a rivelare il nome del proprio candidato tra Natale e l’Epifania, in un clima di ritrovata compattezza dopo le divisioni che negli anni ne hanno compromesso le possibilità di successo. Nel centrosinistra il nome in campo è quello dell’avvocato Michele Laforgia, proposto dall’associazione “La giusta causa” e sostenuto da Sinistra Italiana, Italia Viva, Verdi e socialisti. Una candidatura, tuttavia, che fino ad oggi non ha incontrato il favore del Pd, che i sondaggi danno come primo partito, e nemmeno del Movimento Cinquestelle che vorrebbe invece una candidatura unitaria e non divisiva come sembra essere quella di Laforgia.

Ecco allora rimbalzare l’indiscrezione: il M5S sarebbe disponibile ad appoggiare un candidato del Pd, a patto che il candidato sindaco di Taranto sia poi espressione dei Cinquestelle. Il nome ci sarebbe già: quello del senatore Mario Turco, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Conte 2 e oggi vicepresidente nazionale del M5S. Un patto, quindi, uno scambio politico che godrebbe della benedizione di Michele Emiliano. Tutto ciò a prescindere da quella che sarà la sorte di Rinaldo Melucci, sia che porti a termine il mandato sia in caso di fine anticipata della consigliatura.

Una ipotesi che però viene seccamente smentita dal coordinatore regionale del M5S, Leonardo Donno: «Smentisco categoricamente queste fantasiose ricostruzioni e ribadisco il metodo di lavoro del M5S, priorità ai temi e gli obiettivi da portare avanti per il bene dei cittadini, condivisione con le realtà civiche e politiche e, solo dopo e se esistono le condizioni, si lavora per la scelta del miglior interprete dell'eventuale progetto territoriale. I giochetti di palazzo e gli scambi di poltrone non ci interessano, li lasciamo ad altri. Andiamo avanti con la nostra coerenza e determinazione nell’interesse dei cittadini. Su Taranto attendiamo, come più volte richiesto, spiegazioni dal sindaco Melucci sul suo trasformismo, sull’ingresso di esponenti del centrodestra in coalizione e soprattutto i motivi del tradimento del patto elettorale con i cittadini».

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