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Pontificia Accademia delle Scienze
24 Settembre 2024 - 08:16
Francesco manifesta la preoccupazione per il forte impatto dell’umanità su natura ed ecosistemi e invita a considerare benefici e gravi implicazioni negative dell’Intelligenza Artificiale che può “plasmare l’opinione pubblica, influenzare scelte di consumo e interferire con i processi elettorali”. Il Pontefice nel discorso consegnato alla Pontificia Accademia delle Scienze, raccomanda di considerare “le dimensioni immutabilmente umane ed etiche del progresso scientifico e tecnologico”.
Il progresso raggiunto grazie all’Intelligenza Artificiale “può rivelarsi benefico per l’umanità, nei settori della medicina e dell’assistenza sanitaria, a proteggere l’ambiente naturale” per “l’uso sostenibile di risorse alla luce dei cambiamenti climatici”, ma “può anche avere gravi implicazioni negative”.
Per questo il Papa ha chiesto alla Pontificia Accademia delle Scienze, in occasione dell’assemblea plenaria iniziata ieri, 23 settembre, sul tema “Scienze per la sostenibilità e benessere nell’antropocene - Opportunità, sfide e Intelligenza artificiale”, di avere particolare attenzione per le problematiche che possono avere conseguenze “per la popolazione, specialmente per i bambini e gli adulti più vulnerabili”. Francesco esorta a “riconoscere e prevenire i rischi di usi manipolatori dell’IA per plasmare l’opinione pubblica, influenzare scelte di consumo e interferire con i processi elettorali” e aggiunge che occorre sempre considerare “le dimensioni immutabilmente umane ed etiche di tutto il progresso scientifico e tecnologico”.
Il Papa ha manifestato anche preoccupazione per il “forte impatto dell’umanità sulla natura e sugli ecosistemi” che è stato definito da Paul Crutzen, membro della Pontificia Accademia: “Era dell’Antropocene”. I componenti dell’Accademia stanno studiando rischi e problemi correlati, “soprattutto nella crisi climatica e nella perdita di biodiversità, con particolare riguardo alle implicazioni “verso i poveri e gli emarginati”.
Il Pontefice ha voluto ricordare che “Le scienze, nel loro tendere alla conoscenza e alla comprensione del mondo fisico, non devono mai perdere di vista l’importanza di utilizzare tale conoscenza per servire e promuovere la dignità delle persone e dell’umanità nel suo insieme”.
Limitare quindi il potere di pochi, perché lo sviluppo sia a beneficio di tutta l'umanità. Non cedere al potere tecnocratico e forse non continuare più a chiamare intelligenza ciò che non lo è.
Di fronte alle “gravi sfide sociali” che il mondo sta affrontando, il Papa rimarca poi la necessità di un “discorso pubblico inclusivo” che “non sia informato solo dalle diverse discipline scientifiche, ma anche dalla partecipazione di tutte le componenti sociali”. E per questo manifesta apprezzamento per “l’intento dell’Accademia, nelle sue varie conferenze, di prestare attenzione alle persone emarginate e povere, includendo i popoli indigeni e la loro saggezza nei suoi colloqui”, ribadendo che per la Chiesa, come affermato Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024, “la dignità intrinseca di ogni persona e la fraternità che ci lega come membri dell’unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie”, mentre “gli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualità di vita di tutta l’umanità, ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progresso”.
Papa Francesco ha voluto ribadire che è necessario dedicare “maggiore attenzione e studio” all’“impatto delle forme di Intelligenza Artificiale sui singoli popoli e sulla comunità internazionale”, in un momento in cui “crisi, guerre e minacce alla sicurezza mondiale sembrano prevalere”, riconoscendo la particolare importanza, per la causa della pace globale e della cooperazione internazionale dei “pacati contributi per il progresso della conoscenza al servizio della famiglia umana” della Pontificia Accademia per le Scienze.
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