Cerca

Cerca

Bari

Il “Nicolino d’Oro” celebra l’impegno civile dei baresi. Le foto

A Palazzo della Città premiati professionisti, volontari, istituzioni e realtà storiche. Leccese: “Orgogliosi della nostra comunità, guidati dai valori universali di San Nicola”

BARI - Si è rinnovata sabato mattina, nella sala consiliare di Palazzo della Città, la cerimonia di consegna del Premio Nicolino d’Oro, promosso dal Circolo Acli Dalfino e giunto alla 27ª edizione. Un appuntamento che negli anni è divenuto parte integrante della tradizione civica barese e che intende valorizzare cittadini, associazioni e istituzioni che, con il proprio lavoro, hanno contribuito alla crescita culturale, sociale e professionale del capoluogo.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Vito Leccese e il presidente del Circolo, Michele Fanelli, davanti a una platea attenta che ha seguito l’omaggio alle tante storie di dedizione e impegno premiate nell’edizione 2025.

Il sindaco Leccese, intervenendo in apertura, ha sottolineato il clima speciale vissuto dalla città sin dalle prime ore del mattino. Ha ricordato i vicoli della città vecchia animati da numerosi giovani e la Basilica gremita, un segnale che ha definito “carico di speranza e fiducia nel futuro”. Nel suo discorso, il primo cittadino ha richiamato anche due figure centrali della storia amministrativa barese, Enrico Dalfino e Pietro Leonida Laforgia, ricordandone l’impronta profondamente civile e il legame con la comunità. Il Nicolino d’Oro, istituzionalizzato lo scorso anno, ha ribadito Leccese, rappresenta un tributo a quanti hanno saputo accompagnare la città nel suo percorso di crescita, ispirandosi ai valori di pace, solidarietà e attenzione agli ultimi.

Al termine dell’intervento, è stato dato spazio alla consegna dei riconoscimenti, suddivisi nelle sezioni previste dal regolamento.

Nella sezione Medicina, il premio è stato assegnato a Giorgina Specchia, figura di riferimento dell’ematologia italiana, già direttrice dell’unità operativa di ematologia con trapianto del Policlinico di Bari. Una carriera accademica e clinica caratterizzata da circa 450 pubblicazioni e da un lavoro costante accanto ai pazienti e ai loro familiari.

Per la sezione Commercio, è stata premiata la storica attività Ruggeri Arredi Sacri, fondata nel 1861 e per decenni punto di riferimento nella città vecchia per il culto religioso e le tradizioni popolari. Una realtà che, dal 2000, prosegue la sua attività in piazza Luigi di Savoia, mantenendo vivo un patrimonio simbolico di oltre un secolo.

La sezione Cultura popolare ha visto il riconoscimento alla Militia Santi Nicolai, associazione nata nel 2015 e ormai riferimento nella formazione di sbandieratori, timpanisti e figuranti che animano la rievocazione storica legata alla Basilica. Il gruppo si è distinto nel coinvolgere i giovani, in particolare quelli della città vecchia, in un percorso identitario e valoriale che ha recuperato storie, arti e appartenenze.

Per la sezione Istruzione, il premio è stato conferito al Politecnico di Bari, istituzione universitaria nata nel 1990 e oggi punto di eccellenza del Mezzogiorno con 11 mila studenti e cinque grandi dipartimenti. Il riconoscimento ha celebrato il ruolo centrale che il Poliba ricopre nell’innovazione scientifica e tecnologica, oltre che nella formazione e nella ricerca.

La sezione Religione ha premiato la Casa editrice Cacucci, fondata nel 1929 e protagonista della diffusione di testi dedicati alle discipline giuridiche, politiche ed economiche. L’attività editoriale, fondata sul rigore scientifico, rappresenta da quasi un secolo uno dei pilastri culturali della città.

Per la sezione Protezione Civile, il Nicolino d’Oro è andato a Rosa D’Eliseo, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, per il coordinamento delle 19 squadre impegnate nel salvataggio della signora Rosalia De Giosa, sopravvissuta al crollo della palazzina di cinque piani avvenuto il 5 marzo scorso in zona Carrassi. Una missione durata 26 ore, conclusa con l’estrazione in vita dell’unica superstite.

Il premio alla Memoria è stato dedicato a Manlio Epifania, scenografo, docente e protagonista di importanti iniziative di agricoltura sociale e ambientalismo urbano. Tra i suoi impegni, la fondazione del gruppo di acquisto solidale, la promozione degli orti urbani e l’attività svolta nel Parco Gargasole, considerato il simbolo della sua visione inclusiva e comunitaria.

Accanto ai Nicolini d’Oro, l’edizione 2025 ha confermato anche l’assegnazione dei Nicolini d’Argento.

Nella sezione Religione, il riconoscimento è stato conferito a padre Antonio Calisi, sacerdote di rito bizantino impegnato nella parrocchia di San Giovanni Crisostomo. Il premio ha sottolineato il suo lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale bizantino e il suo ruolo nel mantenere vivo il legame con la diocesi di Lungro.

Per la sezione Baresità e commercio, è stato premiato Giovanni Di Serio, panificatore appartenente a una famiglia che porta avanti questa tradizione da quattro generazioni. Oggi guida il consorzio della focaccia barese, impegnato nel percorso per ottenere il marchio IGP, un traguardo che rafforzerebbe la tutela e la valorizzazione di uno dei simboli gastronomici cittadini.

Nella sezione Sociale e volontariato, il premio è stato attribuito a Tommaso Garofalo, dirigente nel settore sanitario e da sempre attento alle minoranze e alle persone più fragili. Attualmente ricopre la carica di consigliere per le questioni etno-linguistiche di origine albanese.

La sezione Sociale ha premiato Benedetta Sassanelli, medico specializzato in ginecologia e ostetricia, volontaria per decenni della Croce Rossa e oggi impegnata nell’ambulatorio Mons. Magrassi della Cattedrale di Bari, dove assiste senza fissa dimora e famiglie della città vecchia.

Per la sezione Baresità e tradizioni, il riconoscimento è stato assegnato a Biagio Diana, presidente dell’associazione Spaccabari, da anni impegnato nella tutela degli animali e nella valorizzazione dell’arte presepiale attraverso mostre e iniziative dedicate.

Infine, per la sezione Ambiente, il Nicolino d’Argento è andato a Costantino Lerario, conosciuto in città come Dino Pollice Verde, per la sua attività spontanea e costante nella cura del verde pubblico della città vecchia, dove da anni si occupa di fioriere e spazi comuni rimuovendo rifiuti e curando le piante con dedizione.

La cerimonia si è chiusa con l’applauso della sala e con il richiamo al valore comunitario del premio, sentito come un tributo ai tanti cittadini che ogni giorno contribuiscono a rendere Bari una città più viva, solidale e consapevole della propria storia.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori